Torna la campagna «Ma il mare non vale una cicca?»

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Testimonial dell’edizione 2015 è Federica Pellegrini, oro olimpico a Pechino 2008 e prima nuotatrice italiana a vincere la medaglia dal metallo più prezioso ai giochi, che dopo aver dimostrato un feeling davvero speciale con il mondo dell’acqua ha deciso di sostenere la campagna, condividendo l’impegno di Marevivo a difesa del mare italiano

Non solo prova costume, ma anche prova di buona educazione e sensibilità ambientale.
Non solo il momento per dare il meglio di sé dal punto di vista della linea, ma anche la stagione per dare il nostro piccolo, grande contributo per la tutela delle spiagge e la salvaguardia del mare.
Torna sulle spiagge italiane, del 1° e del 2 agosto per il settimo anno consecutivo, la campagna «Ma il mare non vale una cicca?», la campagna promossa dall’associazione Marevivo in collaborazione con Jti (Japan Tobacco International), il supporto del Sindacato italiano balneari, il sostegno del Corpo delle Capitanerie di Porto e il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (Mattm).
Nel weekend, lungo gli 8mila km di coste italiane mille volontari saranno impegnati nella distribuzione di 120mila posacenere tascabili, lavabili e quindi riutilizzabili. Un’iniziativa che permetterà di risparmiare al mare una fila di mozziconi che, percorrendo la dorsale adriatica, lega il Veneto all’Abruzzo, coprendo una distanza di oltre 550 km.
Testimonial dell’edizione 2015 è Federica Pellegrini, oro olimpico a Pechino 2008 e prima nuotatrice italiana a vincere la medaglia dal metallo più prezioso ai giochi, che dopo aver dimostrato un feeling davvero speciale con il mondo dell’acqua ha deciso di sostenere la campagna, condividendo l’impegno di Marevivo a difesa del mare italiano.
Carmen di Penta, Direttore generale di Marevivo, ha dichiarato: «Basta con i mozziconi sulla spiaggia e in mare, una volta e per tutte impariamo a considerare la cicca di sigaretta per quella che è effettivamente: un rifiuto e, come tale, va gettato in maniera corretta. È di pochi giorni fa la notizia dell’ennesima multa di 20 milioni di euro che l’Italia dovrà pagare per il mancato adeguamento alle regole Ue del sistema di raccolta e gestione dei rifiuti. Nulla più di una semplice cicca di sigaretta dimostra quanto possiamo fare tutti, ogni giorno e con i gesti più semplici, per migliorare l’ambiente che ci circonda. Anche quest’anno la nostra iniziativa “Ma il mare non vale una cicca?” mostra come, attraverso l’impegno di ciascuno e assumendo comportamenti più responsabili e rispettosi dell’ecosistema marino, si possa difendere e tutelare le nostre spiagge e le nostre coste».
Un problema quello dei mozziconi di sigaretta che pur sembrando apparentemente limitato, in quanto il tempo necessario per smaltirli va da 1 a 5 anni, risulta devastante considerando la mole di materiale da gestire. Con un consumo medio di 12 sigarette al giorno per fumatore si può affermare che, per effetto delle sette edizioni della campagna «Ma il mare non vale una cicca?», la distribuzione di oltre 600.000 posacenere abbia consentito di evitare che quasi 20 milioni di cicche finissero nel mare e nelle spiagge.
Un contributo non risolutivo ma che comunque dimostra la volontà di dare una risposta a questo problema che mette a rischio, ogni anno, il nostro splendido mare.