Anche l’Antartide si fonde

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Nature-Geoscience
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I risultati delle ricerca sono stati pubblicati due mesi fa su «Nature Geoscienze». Lo studio è stato portato avanti da un team di scienziati australiani, britannici, francesi e Usa.

Quello che hanno scoperto è che due massicci ghiacciai dell’Antartide, uno a Est e uno a Ovest, si stanno sciogliendo a una velocità superiore alle attese e che ciascuno contiene abbastanza acqua da far aumentare il livello dei mari di 3 metri, oltre sei tra tutti e due. Ora gli scienziati hanno scoperto che al di sotto di questi ghiacciai si stanno insinuando le acque calde dell’Oceano, che hanno aperto al di sotto della superficie marina veri e propri canyon nel ghiaccio. Aperture attraverso le quali l’acqua (più) calda dell’oceano sta sciogliendo il ghiaccio al riparo della vista a una velocità inattesa e finora imprevista.

 

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Fonte: Nature Geoscience

 

Del ghiacciaio a Est si sapeva, ora anche quello a Ovest, il Totten, appare interessato dallo stesso fenomeno, che qualora si completi (ma questa è una tesi tutta da verificare) per alcuni studiosi avrebbe conseguenze enormi, soprattutto sull’emisfero Nord, perché sciogliendosi il ghiaccio determinerebbe anche una ridistribuzione del peso sulla superficie terrestre, cambiandone anche l’assetto gravitazionale (!?). All’aumento medio dovuto allo scioglimento dei ghiacci quindi s’aggiungerebbe quello derivante dal mancato effetto attrattivo della massa di ghiaccio, il che si risolverebbe in un aumento dell’innalzamento delle acque nell’emisfero Nord. Sciogliendosi, la coltre di ghiaccio che ricopre il Polo Sud, raggiungendo in alcuni punti i 500 metri, contribuirebbe all’innalzamento delle acque molto di più dell’analogo fenomeno al Polo Nord, perché il ghiaccio al Sud è appoggiato sul continente e non galleggia sul mare come al Nord, dove sciogliendosi non andrebbe ad influire pesantemente sul livello delle acque.