Biodiversità, i quaderni Ispra ad Expo

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    Una biodiversità quella raccontata nei quaderni che è a rischio perché basata su pratiche agricole tradizionali dal futuro incerto, a causa di processi di globalizzazione e standardizzazione dei prodotti, basati spesso su logiche più economiche che ecologiche e di politiche non sempre rispettose dell’ambiente e della salute dei cittadini

    Saranno presentati presso Expo 2015 durante gli eventi della Giornata mondiale dell’alimentazione che si terrà il 23 ottobre 2015, giornata curata dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, i Quaderni «Frutti dimenticati – Biodiversità ritrovata» editi dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).
    Il progetto «Frutti dimenticati – Biodiversità ritrovata» nasce nel 2010, anno in cui l’Onu proclamò l’anno internazionale della biodiversità. Il successo dei primi quaderni ha poi consentito di sviluppare una collana organica e coerente sui frutti dimenticati volti a definire, con un taglio scientifico-divulgatico, il quadro della situazione presente nelle regioni italiane.
    Una biodiversità quella raccontata nei quaderni che è a rischio perché basata su pratiche agricole tradizionali dal futuro incerto, a causa di processi di globalizzazione e standardizzazione dei prodotti, basati spesso su logiche più economiche che ecologiche e di politiche non sempre rispettose dell’ambiente e della salute dei cittadini.
    Negli ultimi anni però i frutti dimenticati hanno conosciuto un crescente interesse principalmente nel mondo della ricerca dove si studia le antiche varietà per l’utilizzo nell’agricoltura sostenibile e nelle biotecnologie ma anche nell’opinione pubblica dove si fa strada l’esigenza di cibi genuini ad alto valore nutraceutico e organolettico, di consumi stagionali a chilometro zero, di varietà capaci di sopravvivere senza fitofarmaci e concimi sintetici dannosi per l’uomo e l’ambiente.
    E a supporto di questo quadro anche una normativa più attenta all’argomento che vede l’approvazione di Direttive e Regolamenti europei e nazionali che, in considerazione della scomparsa e della continua riduzione delle risorse genetiche animali, vegetali e microbiche, forniscono esplicitamente linee guida per la valorizzazione delle risorse genetiche in agricoltura e la massima diffusione di culture locali di specie eduli resistenti alle patologie, all’aridità e in grado di crescere su suoli svantaggiati.
    Per dar maggior forza all’argomento e renderlo pubblico in una manifestazione di carattere internazionale, forse una tra le più visitate nel 2015, stiamo parlando di Expo 2015, l’Ispra parteciperà, per ruolo istituzionale, alla promozione delle iniziative volte a sostenere l’agricoltura ecosostenibile nell’ambito della ricerca applicata, del monitoraggio, dell’informazione ambientale e della conservazione della natura, andando a presentare una raccolta su supporto informatico dei quaderni «Frutti dimenticati – Biodiversità ritrovata» prodotti come esplicito contributo Ispra all’importante iniziativa.
    Un progetto questo che intende essere un contributo alla conservazione e conoscenza dell’agrobiodiversità, un processo che ha generato in Italia, attraverso la selezione da parte dei contadini locali, la più grande molteplicità presente in Europa di animali e vegetali legati al territorio.
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