«I ricercatori impegnati nello studio hanno lavorato per circa tre anni sulla possibilità di utilizzo di nuovi materiali. Altri gruppi stanno lavorando per migliorare i Led ma hanno bisogno di più strati di materiali che rende più costosa l’elaborazione. Noi siamo in grado di utilizzare un unico strato»
Una nuova formulazione per emettitori di luce (Led) potrebbe rendere questi sistemi di illuminazione più a buon mercato come le lampadine a incandescenza. Questo quanto scoperto dai ricercatori della Florida State University (Fsu).
La novità sarebbe nell’utilizzo di un unico strato composto da un polimero organico mischiato con uno inorganico attivo. Questo ibrido (organometal halide perovskite) può essere trattato a basse temperature, evitando così di utilizzare grandi quantità di energia, come avviene attualmente nella realizzazione dei Led. Inoltre il nuovo sistema permetterebbe di utilizzare un singolo strato invece di impiegarne quattro o cinque rendendo il processo ulteriormente vantaggioso.
La formulazione messa a punto dalla Fsu è in grado di emettere luce rossa, verde o blu o anche, combinando tra loro i vari colori, permettere la produzione di Led bianchi.
Zhibin Yu, professore di Ingegneria industriale e manifatturiera alla Fsu, afferma: «I ricercatori impegnati nello studio hanno lavorato per circa tre anni sulla possibilità di utilizzo di nuovi materiali. Altri gruppi stanno lavorando per migliorare i Ledb ma hanno bisogno di più strati di materiali che rende più costosa l’elaborazione. Noi siamo in grado di utilizzare un unico strato».
I Led oggi necessitano di elaborazioni ad alte temperature e substrati costosi per raggiungere il loro alto potere di efficienza ma ad un prezzo altrettanto elevato. I Led organici, di contro, sono stati inizialmente trattati a basse temperature in singoli strati ma sono poi evoluti, per garantire un’efficienza maggiore, nell’utilizzo di più strati di silicio amorfo.
Yu e i suoi collaboratori affermano di aver saputo coniugare al meglio le due strutture e di aver creato un ibrido che può essere depositato a temperatura ambiente su substrati di vetro rivestiti con ossido di indio e stagno poi ricotti a soli 140 gradi Fahrenheit (60°C).
In definitiva, i ricercatori sostengono che i Led hanno finalmente raggiunto un equilibrio tra risparmio energetico, efficienza e costo.
Una ricerca che va così incontro ai nuovi parametri imposti dal Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti d’America che ha chiesto di utilizzare il 75% in meno di energia rispetto all’illuminazione con lampade a incandescenza e che può rappresentare, per tutti, un’importante innovazione nel mondo dell’energia.