La Società specializzata nell’analisi dei contenziosi con il sistema finanziario-bancario ha un nuovo presidente: l’ex magistrato Piero Calabrò. Sempre in prima linea nella difesa dei cittadini e delle famiglie è celebre per avere ottenuto la prima sentenza italiana contro l’anatocismo bancario
Il dott. Piero Calabrò lascia l’incarico in magistratura per occuparsi a tempo pieno di illeciti bancari in difesa dei correntisti e a fianco della più importante società di settore.
Infatti l’Assemblea degli azionisti di Sdl Centrostudi S.p.A., società specializzata nell’analisi dei contenziosi con il sistema finanziario-bancario, ha proceduto alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2015-2018.
L’Assemblea, dopo aver ringraziato il Presidente uscente dott. Pierfelice Minoia per il lavoro svolto a favore della Società, ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione per il triennio 2015-2018 che risulta così composto: Piero Calabrò, Sandro Musso e Pierfelice Minoia che mantiene anche la carica di Direttore Commerciale.
La carica di Presidente viene assunta dal dott. Piero Calabrò che, lasciata la carica di Magistrato e Giudice del Tribunale di Lecco, pone la sua nuova attività di Legality Manager al servizio di Sdl Centrostudi S.p.A.
Il dott. Piero Calabrò, da magistrato, è sempre stato dalla parte dei diritti dei più deboli: ma c’è chi lo conosce anche per il suo impegno pubblico e per avere fondato nel 1994 la squadra di calcio Nazionale Italiana Magistrati, che ha raccolto circa 6.000.000 di euro donandoli alla ricerca medico-scientifica a fondazioni come Telethon, Anffas, Libera, Fondazione Exodus e Admo.
Sempre in prima linea nella difesa dei cittadini e delle famiglie è celebre per avere ottenuto la prima sentenza italiana contro l’anatocismo bancario che dopo circa 40 anni di sentenze negative della Corte di Cassazione, contribuì in modo determinante a invertire detta tendenza e a sanzionare come illegittimo il comportamento delle banche.
Anatocismo e usura bancaria sono due voci poco note agli italiani ma che rischiano di minare la vita delle famiglie e delle piccole e medie imprese.
«Sono al tempo stesso onorato ed entusiasta – ha dichiarato – rispetto a questo nuovo impegno professionale, che consentirà di mettere la mia lunga esperienza di magistrato e le conoscenze acquisite al servizio di nuovi settori ove è necessario garantire il rispetto delle regole e l’affermazione del principio di legalità».