Si è svolta al Rock Island, lo storico locale sul molo di Rimini, la cena dei giornalisti e comunicatori ambientali promossa dalla Fima e l’appuntamento ha riunito decine di professionisti del settore giunti a Rimini per proseguire il percorso dell’associazione che in occasione proprio di Ecomondo ha celebrato la propria assemblea annuale
Il tema della comunicazione ambientale, con l’affermarsi della sostenibilità come tema centrale per le imprese oltre che per le istituzioni, è diventato un campo minato di complessa gestione. E a questo si aggiungono temi quali la responsabilità d’impresa, la difficile interazione che le imprese hanno con l’ambiente e l’inserirsi in questo quadro di figure quali associazioni ambientaliste e comitati civici che nel complesso si esprimono criticando l’operato di aziende e discutono di responsabilità delle stesse oltre che dell’intervento di soggetti di controllo e istituzioni terze.
All’interno di questo contesto, si capisce bene come il ruolo del comunicatore ambientale assuma un’importanza strategica, evidenzia l’assoluta importanza del ruolo del giornalista che è chiamato a discutere di temi scottanti e di interesse comune, delle sue competenze che devono essere fortemente integrate e comprendere un tecnicismo innato che deriva da una formazione necessaria che sia capace di leggere documenti scientifici sfornati da enti di ricerca, università, organismi pubblici e privati che operano nel campo della sostenibilità ambientale oltre che una competenza specifica nel saper comunicare la scienza ad un pubblico che non sia necessariamente esperto.
La carta dell’informazione ambientale è uno dei temi intorno ai quali è nata la Federazione italiana media ambientali (Fima), federazione che affronta tali problematiche e che ha visto la sua presenza alla 19a edizione di Ecomondo, la piattaforma tecnologica per l’economia verde e circolare nell’area Euro-Mediterranea.
Si è svolta al Rock Island, lo storico locale sul molo di Rimini, la cena dei giornalisti e comunicatori ambientali promossa dalla Fima e l’appuntamento ha riunito decine di professionisti del settore giunti a Rimini per proseguire il percorso dell’associazione che in occasione proprio di Ecomondo ha celebrato la propria assemblea annuale.
Il protagonista della serata è stato il comico Giobbe Covatta, autore di «A nessuno piace caldo», libro che tratta il tema del cambiamento climatico. Così come nel volume, l’attore napoletano ha affrontato con umorismo la problematica dei cambiamenti climatici. Mario Salomone, presidente Fima, ha commentato: «Il contributo di Giobbe Covatta dimostra come la tematica possa essere trattata con spirito di consapevolezza, e non solo necessariamente catastrofistico».
L’ambiente, questo macro mondo che racchiude in sé argomenti complessi che partendo dal cambiamento climatico, l’emblema della comunicazione di settore in quanto i suoi effetti si ripercuotono e creano danni ingenti su grande scala, comprendono le energie rinnovabili, la gestione dei rifiuti, la bonifica ambientale, il costruire sostenibile, il trasporto efficiente, ecc. Un ambiente dove spesso ci si trova a fare i conti con una terminologia complessa già di per sé non sostenibile in quanto incomprensibile per la gente che cerca di trovare risposte a domande che riguardano il futuro dei propri figli, terminologia rassicurante rifugio per gli addetti ai lavori che privilegiano la tecnica alla divulgazione che è anticamera di un sapere condiviso.
Aziende importanti e note che con belle ragazze all’accoglienza degli stand e con i loro uffici stampa fanno l’informazione di settore a discapito delle testate giornalistiche scientifiche che brancolando in una crisi senza precedenti cercando di fare un’informazione scientificamente seria e rigorosa. Una sfida ad armi impari dove a farne le spese sono i lettori disorientati e posti a scegliere a chi credere in una disinformazione sconcertante.
Una situazione che necessita una risposta e azioni correlate che permettano di fare chiarezza e divulgare la conoscenza scientifica ad opera di comunicatori formati che abbiano il giusto peso e la giusta rilevanza come categoria e questo a livello globale.