Drone fa scoprire discarica abusiva vicino all’Ofanto

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foto V. Stano
foto di repertorio VG
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Per la prima volta in Italia si è utilizzato un drone dotato di un geolocalizzatore. Legambiente: «Chiediamo che si proceda subito alla caratterizzazione ambientale del sito e poi alla sua messa in sicurezza e/o bonifica, visto che l’area si trova a poche centinaia di metri dalla foce del fiume Ofanto, nell’omonimo Parco fluviale regionale»

È stata scoperta dai carabinieri una discarica abusiva a Margherita di Savoia (Fg) e, per la prima volta in Italia, si è utilizzato un drone dotato di un geolocalizzatore per rinvenirla. Con la collaborazione dei militari del Nucleo Operativo Ecologico (Noe) è stato posto sotto sequestro un suolo di circa due ettari in località «Cannafesca», a poca distanza dalla spiaggia, un suolo ricoperto da una grande quantità di rifiuti speciali in quantità pari ad oltre 50.000 metri cubi di materiali inquinanti, costituiti da fresato d’asfalto ed inerti da demolizione.
Una massa di rifiuti che ha causato l’innalzamento del suolo di oltre 2,5 metri e, ad aggravare la situazione, la sua vicinanza ad una zona soggetta a vincoli paesaggistici.
Francesco Tarantini, presidente di Legambiente Puglia, commenta così la notizia: «La nostra regione continua ad essere martoriata dalle discariche illegali e il sequestro effettuato a Margherita di Savoia dal Nucleo Operativo Ecologico di Bari è l’ennesima conferma. Chiediamo che si proceda subito alla caratterizzazione ambientale del sito e poi alla sua messa in sicurezza e/o bonifica, visto che l’area si trova a poche centinaia di metri dalla foce del fiume Ofanto, nell’omonimo Parco fluviale regionale».
Sebbene in Puglia non si arresti il capillare lavoro di monitoraggio delle forze dell’ordine e della magistratura nell’attività di contrasto dei reati ambientali, desta preoccupazione il recente decreto legislativo sulla razionalizzazione delle Forze di Polizia che ha come conseguenza l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri.
Un cambiamento che ci si augura sia sfruttato per realizzare un Corpo di Polizia specializzato nel contrasto delle illegalità ambientali andando a valorizzare e non a disperdere le enormi competenze del Corpo forestale alle quali bisognerà fondere le competenze dell’Arma dei Carabinieri al fine di valorizzarle entrambe per avviare una nuova stagione di lotta contro tutte le forme di criminalità ai danni dell’ambiente e della collettività.