Il Treno Verde riparte

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Se il 2015 è stato un anno da «codice rosso» per la qualità dell’aria respirata nei centri urbani, il 2016 sembra non essere, infatti, da meno. Come rileva la campagna di Legambiente «PM10 ti tengo d’occhio», nei primi 50 giorni del nuovo anno ben 18 capoluoghi di provincia su 90 hanno superato il 50% dei giorni di «bonus» a disposizione previsto dalla legge (35 giorni/anno con concentrazioni superiori a 50 µg/m3 di polveri sottili)

Riparte il Treno Verde. Un treno verde a tutti gli effetti, sia per la sua campagna, sensibilizzazione e divulgazione dell’ambiente, sia per il colore verde vivo delle proprie vetture.
Ancora una volta, le vetture del tipo «Medie distanze» con le porte alle estremità, le stesse usate nei convogli dei regionali veloci Trenitalia (carrozze da 160 chilometri orari, di recente revampizzate dalle FS), si rivestiranno di «verde ambiente», toccando 11 tappe tra le città dell’intera penisola. Da Novara a Cosenza, per parlare di rigenerazione urbana e smart city, monitorare l’inquinamento atmosferico e acustico, sensibilizzare i cittadini e rilanciare tante pratiche anti-smog.
La campagna Treno Verde 2016 è stata presentata a Roma, nella sala conferenza della Stazione Termini, dalla Presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni, insieme a Gioia Ghezzi, Presidente Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato Gruppo Ferrovie dello Stato italiane e da Barbara Degani, sottosegretario ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Tra gli altri presenti, anche Roberto Pella, vicepresidente Anci.

Un occhio vigile sull’inquinamento nei grandi centri urbani

Lo storico convoglio di Legambiente e del Gruppo Ferrovie dello Stato italiane, con la partecipazione del ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, si rilancerà durante il suo viaggio dal 26 febbraio al 9 aprile per la Penisola. Quest’anno il convoglio ambientalista tornerà ad occuparsi di inquinamento atmosferico e acustico attraverso un nuovo ed innovativo monitoraggio (su rumore e inquinamento atmosferico) per informare i cittadini sul tema; ma anche per promuovere tante buone pratiche a partire dalle città, sempre più esposte ai cambiamenti climatici e soffocate dallo smog.
Se il 2015 è stato un anno da «codice rosso» per la qualità dell’aria respirata nei centri urbani, il 2016 sembra non essere, infatti, da meno. Come rileva la campagna di Legambiente «PM10 ti tengo d’occhio», nei primi 50 giorni del nuovo anno ben 18 capoluoghi di provincia su 90 hanno superato il 50% dei giorni di «bonus» a disposizione previsto dalla legge (35 giorni/anno con concentrazioni superiori a 50 µg/m3 di polveri sottili): Venezia e Frosinone hanno raggiunto rispettivamente 28 giorni di superamento, seguite da Treviso (27), Torino (27), Padova (26), Mantova (22), Asti (22). Ed ancora Novara (20), Pavia (19), Rovigo (19), Como (19), Milano (19), Alessandria (19), Verona (18), Brescia (18), Bergamo (18), Modena (18) e Biella (18).
I dati in questione fanno riferimento alla centralina peggiore presente nella città che ha registrato, ad oggi, il maggior numero di superamenti, a partire dai dati disponibili sui siti delle Regioni, delle Arpa e delle Provincie. Anche se non è stata superata la soglia limite dei 35 giorni/anno, la situazione rimane preoccupante e dimostra l’urgenza di adottare azioni concrete e politiche di sistema per uscire dall’emergenza smog, sempre più cronica.

In carrozza!

In attesa di un deciso cambio di passo nelle politiche della mobilità, nelle 11 tappe del suo viaggio, da Novara a Cosenza, il Treno Verde 2016 racconterà e darà spazio alle esperienze virtuose anti-smog messe in atto intanto da quei comuni che hanno avuto il coraggio di scommettere sulla rigenerazione urbana, sull’efficienza energetica, sul verde urbano e sulla mobilità sostenibile.
C’è ad esempio Pesaro con la sua bicipolitana (circa 78 chilometri di piste ciclabili e 11 itinerari pedonali) o la green station di Potenza, che da stazione impresenziata, è tornata a vivere diventando un luogo di incontro e socialità, ma anche un centro per la sostenibilità e l’educazione ambientale, un presidio culturale e sociale e una fucina dell’economia civile).
A bordo del convoglio ambientalista non mancheranno, infine, approfondimenti e riflessioni sull’economia civile e su smart city ed ecoquartieri, entrambi caratterizzati da una partecipazione sempre più attiva dei cittadini ai cambiamenti, da servizi più adeguati e un trasporto pubblico e ciclopedonale sicuro ed efficiente. In Italia l’esperienza, ad esempio, di Milano e quella delle sorelle europee stanno dimostrando come gli ecoquartieri siano un modello per il futuro delle città europea: «Le città – spiega la presidente nazionale di Legambiente, Rossella Muroni – sono il centro della sfida climatica in tutto il mondo, perché è nelle aree urbane che si produce la quota più rilevante di emissioni, ed è qui che l’intensità e la frequenza di fenomeni meteorologici estremi sta determinando danni crescenti, mettendo in pericolo vite umane e provocando gravi danni a edifici e infrastrutture. Per questo è indispensabile ripartire dai centri urbani avviando una riqualificazione urbana, energetica e antisismica del patrimonio edilizio esistente, ripensando al sistema della mobilità, facendo scelte innovative per farle uscire dall’immobilismo attuale in cui si trovano e affrontare i problemi legati all’inquinamento ambientale e alla vivibilità quotidiana».
«La giornata inaugurale del Treno Verde – ha dichiarato Gioia Ghezzi, presidente del Gruppo FS italiane – è un’importante occasione per riflettere e porre le basi per la costruzione di un nuovo modello di sostenibilità ambientale. Il treno è il mezzo “verde” per eccellenza, e dev’essere il fulcro di un sistema di trasporto sostenibile, di cui fanno parte bici pieghevoli, auto elettriche, car e bike sharing, piste ciclabili e interscambio con bus e metro nelle grandi città».
«Anche quest’anno supportiamo la campagna del Treno Verde – ha dichiarato Renato Mazzoncini, amministratore delegato del Gruppo FS italiane – per ribadire il nostro impegno nel creare un sistema di trasporti efficiente e amico dell’ambiente».
«Nel frattempo – aggiunge l’AD di Gruppo FS – continuiamo l’opera di rinnovo dei convogli, con 365 nuovi treni consegnati dal 2009 ad oggi e una maxigara da 4,5 miliardi per l’acquisto di 500 nuovi treni per i pendolari».

Studenti e visitatori per il Treno Verde

Quest’anno il viaggio del Treno Verde partirà da Novara (26, 27, 28 e 29 febbraio) per poi proseguire a Pavia, Treviso, Piacenza, Modena. E poi ancora tappa a Pesaro, Roma Termini, Salerno, Barletta, Potenza Centrale e Cosenza. In questo viaggio, il convoglio ambientalista si avvarrà di una nuova collaborazione, quella con Valorizza brand di Studio Sma e Gemmlab, e con il contributo scientifico La Sapienza e Cnr, per realizzare un monitoraggio scientifico (rumore e inquinamento atmosferico) in postazioni fisse e itineranti.
Le apparecchiature forniranno in tempo reale i dati che confluiranno in una piattaforma informatica (Smart Data Center), in grado di raccogliere le informazioni acquisite dai sistemi di monitoraggio ambientale, georeferenziarle e farle confluire poi in una mappa interattiva. La mappatura realizzata sarà, quindi, la base da cui partire per ragionare sulle criticità e le soluzioni per migliorare la qualità dell’aria, la mobilità e il benessere, ma anche definire le priorità degli interventi urbani utili alla pianificazione e progettazione di smart city.
Oltre al monitoraggio, cittadini e studenti, come sempre, potranno salire a bordo del Treno Verde per visitare la mostra didattica e interattiva allestita all’interno delle quattro carrozze, ognuno dedicata a un tema diverso, ma con un unico filo conduttore: quello delle buone esperienze che, in Italia e all’estero, hanno già raccolto la sfida della rigenerazione urbana, attraverso la partecipazione dei cittadini.
La prima carrozza è dedicata al mondo: qui il visitatore potrà leggere e scoprire i tanti planisferi interattivi, installati sulle pareti del vagone, per capire insieme i fattori legati ai mutamenti climatici e le conseguenze che causa il surriscaldamento globale. La «città» sarà, invece, il tema della seconda carrozza incentrata sui centri urbani per parlare di quelle città che hanno raccolto la sfida della rigenerazione urbana e hanno puntato su energia pulita, mobilità dolce, edilizia sostenibile. Dalle città agli ecoquartieri il passo è breve, per questo la terza carrozza e la quarta carrozza saranno dedicate rispettivamente ai quartieri a basse emissioni e ad alta qualità di vita e ai condomini, dove i cittadini sono sempre più smart. In particolare, agli studenti sarà riservato uno speciale percorso didattico sui mutamenti climatici, realizzato in collaborazione con il ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. La mostra sarà aperta dalle 8,30 alle 14 per le classi prenotate e dalle 16 alle 19 per il pubblico. La domenica sarà visitabile dalle 10 alle 13. L’ingresso è gratuito.

Le tappe del Treno Verde 2016

Novara 26, 27, 28, 29 febbraio
Pavia 2, 3, 4 marzo
Treviso 6, 7, 8 marzo
Piacenza 10, 11 marzo
Modena 12 marzo
Pesaro 14, 15, 16 marzo
Roma Termini 18, 19, 20, 21 marzo (21 solo mattina)
Salerno 22, 23, 24 marzo
Barletta 30, 31, 1 aprile
Potenza Centrale 3, 4, 5 aprile
Cosenza 7, 8, 9 aprile

Il Treno Verde è aperto dalle 8,30 alle 14 per le classi prenotate e dalle 16 alle 19 per i visitatori. A Roma Termini: il 18 marzo dalle 10 alle 14 per le classi prenotate e dalle 16 alle 17,30 per i visitatori. Il 21 marzo il Treno è aperto dalle 10 alle 13 per le classi prenotate. Di domenica il Treno Verde è aperto dalle 10 alle 13.