Ed è proprio la volontà di cambiare «il cambiamento climatico» il tema al centro dell’Ora della Terra evento che vedrà dalle 20,30 alle 21,30 di sabato 19 lo spegnimento simbolico delle luci di ciascun paese cominciando dalle isole del Pacifico per compiere in 24 ore una «ola di buio» fino alle coste atlantiche
Sabato 19 marzo la comunità mondiale del clima si mostrerà con l’Ora della Terra, evento mondiale del Wwf giunto alla sua decima edizione. Quest’anno record di spegnimenti: 366 luoghi simbolo nel mondo tra cui l’Empire State Building di New York, l’Opera House di Sidney, la Tour Eiffel a Parigi e oltre 100 in Italia tra cui il Maschio Angioino, il Castel dell’Ovo e piazza del Municipio a Napoli, il Castello Sforzesco a Milano resteranno spenti per essere testimonianza di cambiamento.
Nomi come Marco Mengoni e Fedez danno il loro sostegno all’evento e con questi anche campioni del mondo dello sport con squadre di Nazionale Rugby, Lega B e Lega Solidale di Calcio, Basket.
A Roma è previsto l’evento centrale della mobilitazione con Piero Angela, volto storico della divulgazione scientifica e testimonial del Wwf, che sabato alle 20,30 spegnerà le luci che illuminano la Fontana di Trevi.
Una comunità che si muove al ritmo dello slogan «Spegniamo le luci per accendere il cambiamento» e che in Italia, oltre agli spegnimenti simbolici dei monumenti vede previste cene sostenibili e solidali a lume di candela attraverso le buone abitudini e le relazioni sociali nel segno della riduzione del proprio impatto sul clima e questo grazie alla partnership con Altromercato.
L’Ora della Terra 2016 viaggerà anche sui principali social network dove chiunque potrà «spegnere» simbolicamente i propri profili Facebook unendosi in questo modo alla comunità già molto attiva di cyber attivisti e dove, dalle 20,30 di sabato seguendo l’hashtag #oradellaterra su Twitter, Facebook e Instagram, tutti potranno pubblicare foto degli spegnimenti e guardare le gallery aggiornate in diretta dei principali eventi in Italia.
Un tema quello del cambiamento climatico che viene oggi percepito dalla stragrande maggioranza degli italiani come uno dei più gravi problemi ambientali, al pari dell’inquinamento dell’aria e delle acque. Una percentuale che sfiora il 94%, dato questo consegnato dal sondaggio eseguito dall’istituto GfK, per conto del Wwf, in occasione proprio dell’Ora della Terra 2016.
Una preoccupazione, quella legata al cambiamento climatico, che accomuna gli elettori di tutti gli schieramenti politici e trova accentuazione tra gli studenti della scuola secondaria e tra gli adulti di età compresa tra i 45 e i 54 anni che sono evidentemente testimoni diretti dei cambiamenti in atto.
Un problema al quale gli italiani rispondono dichiarando un’elevata disponibilità a cambiare le proprie abitudini per favorire la riduzione dei gas serra con la disponibilità a modificare i propri stili di vita e di consumo, dato questo molto incoraggiante che si impone fortemente anche a fronte dell’attuale scarso impegno degli attori pubblici e privati, e che risulta maggiore tra le fasce maggiormente scolarizzate.
Un’elevatissima preoccupazione alla quale si associa una diffusa insoddisfazione per l’informazione da parte dei media; un monito che dovrebbe indurre carta stampata e TV a moltiplicare gli sforzi di approfondimento, e non solo negli spazi dedicati. Un tema su cui riflettere in un epoca, la nostra, dove chiunque ha accesso ai social media e dove i media «tradizionali» possono recuperare un ruolo di autorevolezza e serietà per la generazione digitale e questo solo garantendo un approfondimento corretto, meditato e continuativo su temi rilevanti e complessi come il cambiamento climatico.
Ed è proprio la volontà di cambiare «il cambiamento climatico» il tema al centro dell’Ora della Terra evento che vedrà dalle ore 20,30 alle 21,30 di sabato 19 marzo lo spegnimento simbolico delle luci di ciascun paese cominciando dalle isole del Pacifico per compiere in 24 ore una «ola di buio» fino alle coste atlantiche.
Costruiamo un mondo in cui l’uomo possa vivere in armonia con la natura promuovendo uno sviluppo sostenibile, credendo in un mondo migliore, difendendo con passione e amore il nostro pianeta.