E lo sballo in discoteca diventa eco

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Il pavimento è sospeso su speciali cristalli che, pressati tra di loro, producono energia, proprio come avviene nei semplici accendigas da cucina

Pronunciando «discoteca» cosa vi viene in mente? Sicuramente sballo, divertimento, giovani, stragi del sabato sera, ma di sicuro non pensate alle parole ecologico o risparmio energetico. Da un paio di anni le cosiddette eco-night stanno prendendo piede in molti paesi europei. E in Italia? Nessuna traccia ancora.

Ed è così che questi oscuri luoghi, fonti di peccati e perdizione potrebbero in futuro tramutarsi in chiare fonti di energia, veri e propri avamposti della rivoluzione verde. Come? Semplice, come un accendigas!

Gran parte dell’energia necessaria al locale deriva dalla pista da ballo. I clienti della discoteca danzando producono energia cinetica che viene trasformata in energia elettrica pulita attraverso un sistema «piezoelettrico»: il pavimento è sospeso su speciali cristalli che, pressati tra di loro, producono energia, proprio come avviene nei semplici accendigas da cucina, in cui il minimo strofinamento di una di queste lenti genera una leggera quantità di elettricità in grado di far scoccare la scintilla. L’energia poi viene immagazzinata in specifici accumulatori che coprono il fabbisogno energetico del locale.

Il piano ecologico delle discoteche fu addirittura progettato nel 2006 da due aziende olandesi, la Enviu e la Doll, e la prima eco-night ebbe il suo esordio a Rotterdam. Ma è solo negli ultimi due anni che il progetto sta ottenendo un po’ di successo, anche grazie al notevole sostegno di Andrew Charalambous, proprietario dell’eco-night Surya di Londra, meglio conosciuto come dottor Earth, indubbiamente un nome non tanto conformistico per un gestore di night club.

La discoteca ecologica del milionario cipriota è un vero e proprio spot eco-educativo; basti pensare che l’arredamento è costituito da materiali e pezzi riciclati, e che le bevande e i cibi sono serviti solo in recipienti di policarbonato.

Sicuramente rappresenta un modello non stereotipato di night club, e l’idea di andare a ballare senza il pensiero di pesare sul pianeta in termini di produzione e spreco di energia, condiziona la mente dei giovani dando loro l’idea di una discoteca poco «cool» e di conseguenza non alla loro altezza. Senza dimenticarci il ruolo fondamentale che spesso gioca, almeno in Italia, una «eco-informazione troppo spesso ritardata».