Confindustria ed Enea insieme per l’innovazione tecnologica

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    Enea mette a disposizione il patrimonio di know how dei propri ricercatori, i risultati delle proprie attività di ricerca, i servizi avanzati dei propri laboratori. Confindustria agevola l’incontro con le imprese dei territori, grazie alla propria capillare struttura organizzativa e alla profonda conoscenza degli specifici settori applicativi che vi insistono

    L’innovazione rappresenta uno dei principali fattori competitivi per le imprese, specie per le piccole e medie, che però soffrono spesso di carenza di assetti rilevanti per trasformare le invenzioni in innovazioni e prodotti di successo.
    Nell’attuale modello dell’Open Innovation diventa strategico per le imprese aprire i propri confini, ampliare la propria attività di «ricerca», stringendo rapporti di collaborazione con altri soggetti, potenziali fornitori di conoscenze e tecnologie, tra i quali spiccano gli enti pubblici di ricerca, per tentare di entrare anche su mercati caratterizzati da alte barriere all’ingresso.
    Ed è proprio per far fronte a queste esigenze di mercato che nasce la collaborazione tra Confindustria e l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea), collaborazione che si esplicita nell’organizzazione di una serie di incontri sul territorio nazionale che hanno, da un lato, la funzione di mettere in luce gli interessi e i fabbisogni d’innovazione espressi dal mondo produttivo e, dall’altro, accompagnare le imprese nell’individuazione di idee progettuali da realizzarsi in partnership.
    E si terrà oggi a Bari il seminario «Innovazione per la competitività: quali opportunità per le imprese pugliesi», seminario che si propone di presentare ad imprenditori, docenti universitari, ricercatori, tecnici e consulenti interessati a sviluppare progetti, le competenze e le opportunità di collaborazione in Puglia.
    Abbiamo rivolto qualche domanda a Marco Casagni della Direzione Committenza dell’Enea.

    Da quali presupposti si avvia la collaborazione tra Confindustria ed Enea?
    L’obiettivo della collaborazione avviata tra Enea e Confindustria è quello di aiutare i processi innovativi all’interno delle imprese agevolando l’incontro tra le competenze e le conoscenze presenti nell’Agenzia, da un lato, e le esigenze di innovazione delle imprese, dall’altro, aiutandole, a volte, ad individuare le stesse.

    Quali gli apporti di entrambe le strutture a realizzare l’obiettivo finale ossia quello di creare economia?
    Enea mette a disposizione il patrimonio di know how dei propri ricercatori, i risultati delle proprie attività di ricerca, i servizi avanzati dei propri laboratori.
    Confindustria agevola l’incontro con le imprese dei territori, grazie alla propria capillare struttura organizzativa e alla profonda conoscenza degli specifici settori applicativi che vi insistono.

    È possibile realizzare un’economia sostenibile?
    Perseguire lo sviluppo sostenibile attraverso un’economia sostenibile non è più un’opzione ma un imperativo: sarà possibile raggiungere questo obiettivo quanto più saremo capaci di coniugare, in un processo continuo, le tre dimensioni fondamentali e inscindibili dello sviluppo: quella ambientale, quella economica e quella sociale.

    Enea ha predisposto l’Atlante dell’Innovazione Tecnologica. In cosa consiste questo atlante ed è accessibile a tutti?
    L’Atlante dell’innovazione tecnologica rappresenta l’insieme dei servizi avanzati, delle soluzioni tecnologiche e dei prodotti che l’Agenzia rende disponibili per imprese, pubblica amministrazione e cittadini nei propri settori di competenza (dall’energia all’agroalimentare, dalle fonti rinnovabili ai servizi per l’efficienza energetica, dalle biomasse alla tracciabilità, dalla sensoristica ai laser, ai nuovi materiali). La banca dati è consultabile sul sito dell’Agenzia, utilizzando diverse modalità di ricerca. Per ogni tecnologia presentata è indicato il TRL (Technology Readiness Level) raggiunto e gli eventuali brevetti esistenti.

    Enea e Confindustria stanno organizzando seminari in tutta Italia. Quale l’orientamento del mercato nazionale? E quali le innovazioni tecnologiche privilegiate nella Regione Puglia?
    Nel road show che stiamo conducendo in collaborazione con Confindustria abbiamo sinora toccato oltre una decina di province di almeno 6 diverse regioni. Come saprà nuovo ciclo di programmazione della Politica di Coesione 2014-2020 Politica di Coesione 2014-2020 prevede, come condizione ex ante per l’utilizzo delle risorse comunitarie, che le autorità nazionali e regionali mettano a punto strategie di ricerca e innovazione per la «specializzazione intelligente», al fine di consentire un utilizzo più efficiente dei fondi strutturali e un incremento delle sinergie tra le politiche comunitarie, nazionali e regionali. Le Amministrazioni centrali e regionali sono pertanto state impegnate in questo processo di identificazione e selezione delle proprie traiettorie tecnologiche di sviluppo prioritarie per la definizione delle politiche e strategie di sviluppo e crescita (Smart Specialisation Strategy). Evidentemente, negli incontri con le imprese dei vari territori si è tenuto conto della Smart Specialization di riferimento, presentando le nostre competenze e i risultati delle nostre attività di ricerca cercando di mettere in evidenza i possibili vantaggi competitivi e il loro potenziale di innovazione proprio per quelle specifiche specializzazioni tecnologiche. Questo approccio vale anche per il caso della Puglia.

    Energia, agroalimentare, rinnovabili, chimica verde, cosa manca alle imprese per risultare competitive sul mercato e cosa manca agli enti di ricerca per essere maggiormente presenti nelle aziende e dar loro sostegno per la crescita?
    È una domanda molto complessa, la risposta alla quale potrebbe essere molto articolata. Preferisco semplificare dicendo che ad entrambi – imprese ed enti di ricerca – manca oggi una più stretta collaborazione (attraverso contratti di ricerca collaborativa, contratti di ricerca commissionata, trasferimento tecnologico, licensing di brevetti…) che divenga una «consuetudine». Le nuove opportunità offerte dagli strumenti attivati, e recentissimamente rilanciati, dal Mise – incentivi fiscali, superammortamenti, contributo ai brevetti, «patent-box» – favoriscono senz’altro la collaborazione: lo sforzo resta quello di favorire effettive occasioni di incontro, come appunto Enea e Confindustria stanno cercando di fare.

    Quale il futuro di questa collaborazione per definire un mondo green?
    Mi auguro continui nel tempo e, se possibile, si rafforzi, immaginando anche altri strumenti innovativi da mettere in campo per raggiungere l’obiettivo.

    Il programma completo del seminario «Innovazione per la competitività: quali opportunità per le imprese pugliesi» che si svolgerà oggi presso la Sala Convegni Confindustria Bari Bat, Via Amendola, 172/5 – Bari.