Vodun, conosciuto anche come Voodoo, Hoodoo o Vudù, ebbe origine e fu inizialmente praticato negli ambienti caraibici dell’isola di Haiti, ma si estese poi in tutta la regione caraibica, incluse la Giamaica e Trinidad. I fondamenti sono le religioni Yoruba originarie dell’Africa Occidentale, che gli schiavi portarono con sé ad Haiti. Il termine Vodun deriva da Vodu, che significa «spirito» o «divinità» nell’antico linguaggio dei Dahomey (16).
Ad Haiti, le credenze africane Yoruba si mescolarono ben presto alle credenze cattoliche degli abitanti francesi dominanti, per formare una religione sincretica, il Vudù. I bianchi proibivano agli schiavi l’esercizio della loro religione e li battezzavano come cattolici. Al cattolicesimo imposto con la forza e la violenza i nativi risposero praticando i loro riti e le loro credenze in segreto. Divinità tribali, o Loa, presero quindi forme di santi cattolici. I fedeli stessi percepirono questo mutamento come un arricchimento e progresso della loro fede ed inclusero nei loro rituali statue cattoliche, candele e reliquie sacre. Ancora largamente praticata ad Haiti, il Vudù è migrato quindi in molte altre parti del mondo, soprattutto nel Nordamerica; folte comunità esistono a New Orleans, Miami e New York. Ognuna di queste comunità ha generato quindi nuove evoluzioni di Vudù. Si stima che in tutto il mondo si potrebbero contare attualmente anche cinquanta milioni di seguaci.
Il Vudù è caratterizzato prima di tutto da una fede nei Loa. I devoti credono che tutte le cose servono i Loa e così, per definizione, sono espressioni ed estensioni della divinità. I Loa sono molto attivi nel mondo e spesso «possiedono» letteralmente i devoti durante i rituali, durante i quali i fedeli fanno loro delle offerte per nutrirli, ma anche per evocarli per aiuti o fortune. I praticanti si riuniscono in una comunità, chiamata Société. Questa si riunisce attorno ad un Hounfort, dove sono eseguiti i rituali da un sacerdote o una sacerdotessa, chiamati rispettivamente Houngan e Mambo. Le Sociétés sono molto compatte e garantiscono una struttura organizzativa centrale alle piccole comunità ad Haiti.
Essendo una religione molto malleabile, le credenze e le pratiche Vudù possono variare enormemente da comunità a comunità anche nella stessa Haiti. Diversamente da molte altre religioni Caraibiche basate sulla originale religione africana Yoruba, il Vudù ha un sistema di credenze molto ampie e altamente sviluppate, legate alla parte «oscura» dei Loa e degli esseri umani.
È praticata anche la magia nera da sacerdoti chiamati Bokor e da società segrete che si sono allontanate dalle principali comunità Vudù. Pozioni, erbe, droghe, funghi, hanno la funzione non solo di consentire di raggiungere l’estasi, la trance, ma anche di tenere sotto controllo i seguaci e sottometterli. Nella iniziazione Rites of Passage (17), viene eseguita sugli adepti una «incisione», che diventa quindi elemento di riconoscimento, sulla quale, in cambio di offerte, vengono strofinate piante secche danno la protezione della divinità. Il sacerdote esegue quindi una serie di operazioni magiche che includono l’uso di polveri che contengono farmaci e resti di animali come il pesce palla (che contiene tetradotossina, veleno paralizzante estremamente tossico), molluschi gasteropodi della famiglia dei Conidi, ed il rospo (che contengono bufotenina e serotonina, potenti allucinogeni). Sono queste le «polveri» che creano lo stato di zombie, uno stato catatonico durante il quale il battito cardiaco della vittima cala drasticamente.
Le piante utilizzate per costruire il Baridda (ciò che spazza via la malattia) sono costituite invece da limoni, uova o fiori. La Florida Water (L’Acqua Florida) (17), sostanza usata nei riti di purificazione, è in realtà un «profumo» costituito da vari oli floreali e alcool.
L’uso di erbe medicinali (Plantas Medicinales) costituisce la tecnica curativa primaria usata dal Curandero. La conoscenza specialistica delle erbe consente di utilizzarle non solo a scopo curativo, ma anche come piante magiche, capaci di fornire energia e vibrazioni.
Le piante adoperate nei rimedi domestici Remedios Caseros vengono adoperate con infusi, polveri, oli e persino saponi. Fra questi è noto l’uso dell’estratto della ruta, pianta abortiva che stimola l’utero provocando l’espulsione del prodotto del concepimento, ma anche tossica per il sistema nervoso, i reni ed il fegato della madre. Aborti con decesso anche della madre per assunzione di decotti di Ruta, Sabina e Prezzemolo (che contiene apiolo) sono stati osservati nel meridione d’Italia sino agli anni Settanta.
– Lo Sciamanesimo e Curanderismo