Specie aliene in rapida crescita

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Archivio fotografico Nemo srl
Fico degli ottentotti, «Carpobrotus acinaciformis»
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Le specie aliene invasive sono in aumento in tutto il mondo. Una nuova ricerca, pubblicata su «Nature Communications», dimostra che i tassi di introduzione delle specie aliene invasive sono i più alti di sempre. «I dati che abbiamo raccolto – dice Piero Genovesi dell’Ispra – confermano l’urgenza di attivare misure di prevenzione e di risposta alle invasioni biologiche, come ha fatto l’Unione europea»

L’aumento del numero di specie aliene non mostra alcun segno di saturazione a scala globale. Questa la conclusione di uno studio condotto da un team di 45 ricercatori di tutto il mondo, tra i quali Piero Genovesi di Ispra, che presiede il gruppo specialistico sulle specie invasive dell’Iucn. Negli ultimi secoli il numero di nuove introduzioni è cresciuto costantemente, con oltre un terzo delle prime introduzioni registrato tra il 1970 e il 2014. Nonostante le differenze che sono state rilevate negli andamenti relativi ai diversi gruppi tassonomici, tutti i gruppi sono ancora oggi in aumento.

Diversi studi recenti hanno evidenziato l’aumento del numero di specie aliene avvenuti negli ultimi decenni, ma non era ancora stato chiarito se era iniziata una fase di rallentamento dei tassi di invasione.
Lo studio pubblicato su «Nature Communications» (http://www.nature.com/articles/ncomms14435), ora conferma che: «per tutti i gruppi di organismi, in tutti i continenti, il numero di specie aliene è costantemente aumentato durante gli ultimi 200 anni. Per la maggior parte dei gruppi, il tasso di introduzioni negli ultimi anni è il più alto di sempre. In quasi tutti i gruppi non ci sono segni di rallentamento e dobbiamo quindi aspettarci ancora più invasioni nel prossimo futuro».

Piero Genovesi, ricercatore di Ispra coautore dello studio, afferma: «I risultati del nostro studio sono allarmanti perché solo per i mammiferi ed i pesci si sono evidenziati dei segni di rallentamento dei tassi di introduzione, mentre per tutti gli altri gruppi tassonomici la crescita delle invasioni rimane elevatissima».

Lo studio ha evidenziato che il 37% di tutte le introduzioni di specie aliene è avvenuto tra il 1970 e il 2014, confermando che questo è un fenomeno esploso solo in tempi recenti. Il tasso di invasioni è arrivato a 585 nuove specie per anno, cioè 1,5 nuove specie introdotte ogni giorno nel mondo. Dato peraltro sottostimato, visto che molti dati di introduzione non sono noti.

«I dati che abbiamo raccolto – ha aggiunto Piero Genovesi – confermano l’urgenza di attivare misure di prevenzione e di risposta alle invasioni biologiche, come ha fatto l’Unione europea con l’approvazione nel 2014 di un regolamento specifico che vieta il commercio delle specie invasive più dannose. Per rispondere a questa crescente minaccia abbiamo lanciato il progetto Life Asap, che ha l’obiettivo di aumentare la consapevolezza del pubblico su questa minaccia e ridurre gli attuali tassi di introduzione».

Il progetto Life Asap è coordinato da Ispra e vede coinvolti in qualità di partner, Federparchi, Legambiente, Nemo srl, Regione Lazio-Direzione Ambiente e Sistemi Naturali, Unicity Srl e Università di Cagliari. L’iniziativa è sostenuta anche dal cofinanziamento del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare e dai Parchi nazionali dell’Aspromonte, Appennino Lucano, Arcipelago Toscano e Gran Paradiso.