Accertato in via definitiva nesso tra vaccino e malattia, Ministero condannato a risarcire. Intanto da banca dati europea spuntano 8.409 casi di sospette reazioni avverse tra il 2012 e il 2017. Codacons presenta nuova denuncia contro Aifa e pubblica sul proprio sito modulo con cui genitori possono chiedere indagini pre-vaccinali
Una recentissima sentenza della Corte d’Appello di Milano smentisce l’Aifa e conferma in via definitiva il nesso di causalità tra vaccini e una grave patologia di una neonata. Lo afferma il Codacons, che rende nota la decisione passata in giudicato e annuncia una nuova denuncia contro l’Aifa per le informazioni non corrette diffuse negli ultimi giorni.
La Corte d’Appello ha infatti riconosciuto il nesso causale tra il vaccino somministrato ad una neonata di sei mesi e la grave encefalopatia sviluppata dalla bambina, condannando il ministero della Salute a risarcire la famiglia in base alla legge 210/92.
Si legge nella sentenza (Pres. Monica Vitali, Rel. Maria Di Paolo):
«Il Ctu ha accertato che, fino alla somministrazione del vaccino, la piccola presentava uno sviluppo assolutamente normale e non aveva sofferto di alcun disturbo. I primi disturbi del comportamento e della motilità si manifestano appena qualche giorno dopo la somministrazione della II dose di vaccino e sono subito seguiti da episodi compulsivi. […]
«Il Ctu, sulla base di letteratura nazionale ed internazionale, rileva che esiste “plausibilità biologica” tra encefalopatia e vaccino del tipo di quello somministrato, nel senso che l’encefalopatia viene annoverata tra le c.d. reazioni avverse a quel tipo di vaccino […]
«In conclusione il Ctu afferma qualcosa di diverso rispetto a quanto ritenuto dall’appellante. Non si tratta di “compatibilità” ma di “alta probabilità” desunta a seguito di un iter logico che il Collegio ritiene chiaro e documentato».
I giudici così come i periti hanno accertato oltre ogni ragionevole dubbio che il vaccino ha plausibilmente causato la malattia nella neonata, spiega il Codacons. Alla luce di tale sentenza le ultime affermazioni rese da Aifa circa le reazioni avverse alle vaccinazioni appaiono non esaustive, e rischiano di fornire una informazione non completa alle famiglie. Ancor di più se si considerano i numeri che emergono dalla «Banca Dati Europea delle Segnalazioni di Sospette Reazioni Avverse ai Farmaci», entrata in funzione nel 2012 e liberamente accessibile in Rete, secondo cui per il vaccino «Infanrix Hexa» ci sarebbero 8.409 segnalazioni di sospette reazioni avverse (aggiornate ad Aprile 2017).
Per tale motivo l’associazione, ribadendo ancora una volta l’importanza delle vaccinazioni, annuncia una nuova denuncia in Procura contro i vertici dell’Agenzia del Farmaco, e pubblica sul proprio sito il modulo con cui i genitori possono chiedere indagini pre-vaccinali per i propri figli.