Due più due non fa sempre quattro

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Soltanto i saccenti e gli stolti non hanno dubbi. Di esempi quotidiani ne abbiamo molti. Prendiamo il caso della diatriba dei vaccini. Non è dividendoci in fazioni che risolviamo il problema. Ma l’appello non è rivolto solo agli utenti, accusati di essere fanatici e di voler riportare al medioevo la società. Ma è rivolto anche alla scienza che deve trovare la forza e la capacità di escludere i faccendieri, di far tacere i saccenti e coloro che non hanno dubbi

Se io mettessi in dubbio che due più due fa quattro sarei sommerso da una valanga di insulti e qualche amico comincerebbe a negare di avermi mai conosciuto. Eppure, se vincete la pigrizia e approfondite un po’ fareste scoperte interessanti. Questo per dire che soltanto i saccenti e gli stolti non hanno dubbi.
Di esempi quotidiani ne abbiamo molti. Prendiamo il caso della diatriba dei vaccini.
Se leggessimo un qualsiasi bugiardino (quei foglietti con mille pieghe che si trovano nelle scatole dei medicinali) troveremmo le controindicazioni. C’è da avere paura e rischiare di non assumere più farmaci. Né la cosa cambia se ci affidiamo alle cure naturali.
Finiamo così quasi sempre per scegliere il male minore, accettiamo il rischio.
Ma una persona vigile sta attenta a nuovi sintomi, valuta quello che deve dire al medico, non abusa, è presente a se stessa, si informa. Ed anche il medico responsabile ascolta, è attento e, si spera, sia competente.
Insomma ci si fida della scienza che lungo i secoli ha fatto scoperte ed ha migliorato visibilmente la qualità della nostra vita.

Ma siamo ancora in questa situazione?
La complessità della società moderna ha sempre più delegato e specializzato gli interventi, le conoscenze sono talmente tante che per un uomo medio è difficile tenerle tutte a mente ed inoltre si succedono così rapidamente e si incrociano che averne consapevolezza è quasi impossibile.
È un bene? Certo, ma la fiducia in questo sistema ci ha fatto assopire e mentre noi sonnecchiamo c’è chi vigila: è l’economia.
Piano piano l’ingordigia umana ha fagocitato tutto: dal tempo libero agli studi, dal lavoro alla salute, dai manufatti all’ambiente.
Si scoprono ciclicamente scandali di società che abusano del loro ruolo mettendo in crisi salute e vita di intere popolazioni.
E quando pensiamo di tornare massicciamente a Madre Natura, pensando di fare bene e bypassare questa società, ecco che il massiccio spostamento di mercato è stato intercettato a danno di quelle popolazioni che producono la materia prima e dell’ambiente che in ultima analisi è sempre il nostro fornitore.

E torniamo al punto di partenza. Che fare?
Non è dividendoci in fazioni che risolviamo il problema. Ma l’appello non è rivolto solo agli utenti, accusati di essere fanatici e di voler riportare al medioevo la società. Ma è rivolto anche alla scienza che deve trovare la forza e la capacità di escludere i faccendieri, di far tacere i saccenti e coloro che non hanno dubbi perché è sempre bene ricordare che due più due non fa sempre quattro.

 

Ignazio Lippolis