I mobility manager hanno fatto molto ma richiedono il riconoscimento del loro ruolo e l’investimento di risorse per la gestione dei bisogni di mobilità dei cittadini all’interno di un contesto territoriale che favorisca scelte di mobilità più sostenibile
Si è svolta a Roma una giornata aperta ai mobility manager di Roma, agli amministratori locali e agli attori della mobilità sostenibile urbana, ai rappresentanti della mobilità scolastica ed universitaria e agli studenti.
Una giornata organizzata dalla Rete dei mobility manager di Roma avente come obiettivo quello di condividere in modo trasversale le esperienze e le istanze del mobility management di ente/azienda sul tema identificato dalla European Mobility Week.
Abbiamo rivolto alcune domande all’arch. Giovanna Martellato, mobility manager dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra)
In quale contesto ha preso vita la giornata?
Durante la Settimana europea della mobilità sostenibile (16-22 settembre) da qualche anno la Rete dei mobility manager di Roma, coordinamento informale di mobility di enti, aziende ed università dell’area metropolitana uniti per diffondere le iniziative, veicolare le buone pratiche, segnalare le criticità, formulare proposte in modalità condivisa di cui sono la portavoce, organizza una giornata centrata sull’argomento proposto dalla piattaforma europea, quest’anno «Clean, shared and intelligent mobility»: «Sharing gets you further», invito alle amministrazioni e al pubblico a sperimentare i benefici della mobilità condivisa.
Nel 2016 la Settimana della mobilità affrontò il tema «La mobilità intelligente e sostenibile – un investimento per l’Europa» e questo avendo come obiettivo quello di evidenziare quanto la pianificazione intelligente della mobilità e dei trasporti, che limiti i costi dell’uso individuale del veicolo motorizzato, possa rappresentare una grande fonte di risparmio economico per le Pubbliche amministrazioni e per i cittadini, oltre che un’importante occasione per sostenere la crescita economica locale. In queste giornate i mobility possono incontrare le amministrazioni centrali e locali, i tecnici dell’ufficio di area e altri soggetti coinvolti come quelli che propongono servizi di mobilità. L’evento quest’anno è stato organizzato nella sala Conferenze Ispra con la collaborazione dell’Università degli studi Roma Tre.
Quali le argomentazioni affrontate?
Sono stati invitati a fornire dei contributi rappresentanti del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, della Regione Lazio, del Comune di Roma e del IX Municipio (dove ha la sede principale Ispra). Secondo l’approccio multidisciplinare proprio del mobility management e della mobilità sostenibile gli argomenti contestualizzati alla città di Roma sono stati: le città per camminare e della salute, la sperimentazione di lavoro agile della Presidenza dei Consiglio dei Ministri, la mobilità scolastica, il mobility management universitario e i servizi di sharing mobility, la prima pubblicazione di sharing mobility management, buone prassi di mobilità scolastica a Roma, programmi e finanziamenti per la città, un progetto europeo di bike-sharing elettrico del IX Municipio. Una giornata densa di appuntamenti e di spunti di riflessione che ha visto nella sua seconda parte un momento di partecipazione attiva dei mobility all’interno di una esperienza di team building condotta da un facilitatore, Chiara Bolognini, nella sfera della comunicazione del mobilty management.
Quali gli attori intervenuti e il loro significato all’interno dell’iniziativa?
I vari interventi sono stati curati dal prof. Andrea Lenzi, Università La Sapienza e Coordinatore Health City Think Tank, dal consigliere Tiziano Labriola della Presidenza del Consiglio dei Ministri, da Mario Rusconi della Associazione Nazionale Presidi – Regione Lazio, dal prof. Stefano Carrese, Università Roma Tre, da Giovanna Martellato, Mobility Manager Ispra, da Andrea Pasotto, Agenzia Roma Servizi per la Mobilità, da Alessandro Drago, Assessore alla mobilità sostenibile del IX Municipio. Il fine ultimo dell’organizzazione della giornata nel suo complesso è stato quello di illustrare il contesto, evidenziare le criticità e le potenzialità, presentare programmi e progetti in differenti dimensioni e per differenti gruppi target.
«Una mobilità, pulita, condivisa e intelligente», questo il tema di quest’anno… «Condividere ti porta più lontano», lo slogan… Cosa si è fatto sino ad ora e cosa ancora dovrà esser sostenuto?
I mobility manager hanno fatto molto ma richiedono il riconoscimento del loro ruolo e l’investimento di risorse per la gestione dei bisogni di mobilità dei cittadini all’interno di un contesto territoriale che favorisca scelte di mobilità più sostenibile. Un sistema integrato dei trasporti e della mobilità sostenibile, snello e meno vincolato da rigidità burocratiche, necessario per contribuire a diffondere una maggiore sensibilità alla sostenibilità e al benessere generale.
Il Quaderno Ispra «Sharing Mobility Management» è stato presentato in occasione dell’iniziativa… Quali gli spunti di riflessione più significativi dello scritto?
Il primo quaderno Ispra della serie Ambiente e società «Sharing Mobility Management» vuole rendere disponibili alle persone servizi di mobilità collaborativa, spiegare la figura del mobility manager nel contesto territoriale e sociale urbano, far conoscere la normativa, la sicurezza, il progetto ai giovani e questo nell’epoca di internet. Inoltre vuole creare i presupposti per avviare progetti di alternanza scuola lavoro, mettere in campo strumenti, in particolare la comunicazione, la rappresentazione grafica, gli acquisti verdi, i voucher di mobilità per diffondere le buone prassi della rete.
La pubblicazione del quaderno è di prossima uscita a novembre.