In orbita la nuova «sentinella spaziale» europea

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Foto Esa
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Il satellite ha a bordo lo strumento all’avanguardia Tropomi, per la mappatura di una moltitudine di gas traccia come diossido di azoto, ozono, formaldeide, anidride solforosa, metano, monossido di carbonio e aerosol, che influenzano l’aria che respiriamo e il nostro clima. Con un raggio di azione di 2.600 chilometri mapperà ogni giorno l’intero pianeta

La nuova «sentinella spaziale» europea per il monitoraggio dell’atmosfera terrestre è in orbita.
Il satellite Sentinel 5P è stato lanciato oggi dalla rampa di lancio del cosmodromo russo di Plesetsk. Puntuale, alle 11,27 ora italiana, il lanciatore russo ha spedito in orbita l’ultimo di una serie di satelliti dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea, progettati per fornire dati preziosi ed immagini che sono fondamentali per il programma Copernicus della Commissione europea.
E sono satelliti dove l’industria italiana fornisce un contributo di rilievo: Thales Alenia Space è protagonista del programma, e i satelliti vengono integrati e assemblati presso le strutture di Roma della società franco-italiana (tra Thales francese e Leonardo).
Proprio Leonardo, uno dei principali partner industriali del programma europeo Copernicus, contribuisce alla missione Sentinel-5P. Sono realizzati da Leonardo a Nerviano (Milano) i pannelli fotovoltaici per l’alimentazione del satellite, mentre la controllata Telespazio, attraverso la sua associata tedesca, contribuisce dal 2013 alla preparazione della missione offrendo al centro operativo Esoc dell’Esa a Darmstadt il proprio supporto ingegneristico.
Il programma Sentinel rappresenta un occhio attento (per scopi civili) sul nostro pianeta, l’atmosfera, mari e oceani, inquinamento e studi sui cambiamenti climatici, e fornisce una svolta nel modo di vedere e gestire il nostro ambiente, di comprendere ed affrontare gli effetti del cambiamento climatico.
Sentinel-5P è frutto della collaborazione tra Esa, Commissione europea, Ufficio spaziale olandese, l’industria, utenti dati e scienziati. La missione è stata progettata e realizzata da un consorzio di 30 aziende guidate da Airbus Defence & Space.
Sentinel-5 P (da «precursor»), è la prima missione Copernicus dedicata al monitoraggio della nostra atmosfera. Il satellite ha a bordo lo strumento all’avanguardia Tropomi, per la mappatura di una moltitudine di gas traccia come diossido di azoto, ozono, formaldeide, anidride solforosa, metano, monossido di carbonio e aerosol, che influenzano l’aria che respiriamo e il nostro clima. Con un raggio di azione di 2.600 chilometri mapperà ogni giorno l’intero pianeta.
Le informazioni ottenute da questa nuova missione saranno utilizzate attraverso il Servizio Copernicus di monitoraggio dell’atmosfera (Copernicus Atmosphere Monitoring Service) per le previsioni della qualità dell’aria e per i processi decisionali.
Gli scienziati utilizzeranno i dati per migliorare la conoscenza di importanti processi nell’atmosfera legati al clima ed alla formazione di buchi nello strato di ozono, e verranno attivati servizi di monitoraggio delle ceneri vulcaniche per la sicurezza aerea, e per i servizi di allerta sugli alti livelli di radiazioni ultraviolette, che possono causare danni alla pelle.
In futuro, sia la missione geostazionaria Sentinel-4 sia quella in orbita polare Sentinel-5 monitoreranno la composizione dell’atmosfera per i Servizi atmosferici Copernicus (Copernicus Atmosphere Services). Entrambe le missioni saranno condotte su satelliti meteorologici operati da Eumetsat. Sino ad allora, la missione Sentinel-5P avrà un ruolo chiave nel monitorare e tracciare l’inquinamento nell’aria.