Nell’ambito del progetto 3Emotion, promosso dalla Piattaforma europea per l’idrogeno e le celle a combustibile (Fchju) e finanziato dall’Unione europea e, per l’Italia, dalla Regione Lazio con circa 2 milioni di euro
Nasce la prima stazione di produzione e rifornimento di idrogeno nel Lazio grazie alla collaborazione tra Enea e Centro Interuniversitario di Ricerca per lo sviluppo sostenibile (Cirps), nell’ambito del progetto 3Emotion, promosso dalla Piattaforma europea per l’idrogeno e le celle a combustibile (Fchju) e finanziato dall’Unione europea e, per l’Italia, dalla Regione Lazio con circa 2 milioni di euro.
Il punto di ricarica, che verrà realizzato all’incrocio tra il Grande Raccordo Anulare e l’autostrada Roma-Fiumicino, servirà al momento per rifornire cinque autobus a idrogeno per la città di Roma.
«L’Enea si occuperà dei sistemi di produzione idrogeno, tecnologie consolidate che però dovranno essere opportunamente selezionate e integrate tra di loro per assicurare la quantità e la qualità dell’idrogeno richiesto per la circolazione degli autobus, all’incirca 400 kg a settimana – sottolinea Giulia Monteleone dell’Enea -. Sulla base delle loro caratteristiche tecniche – conclude la ricercatrice Enea – abbiamo già predisposto la progettazione degli elettrolizzatori che saranno alimentati in parte dalla rete elettrica e in parte da un campo di pannelli fotovoltaici ancora da costruire. Ma la richiesta di “carburante” per gli autobus potrà essere integrata con idrogeno compresso acquistato da fornitori di gas tecnici».
Il progetto 3Emotion (Environmentally friendly Efficient Electric Motion) coinvolgerà per tre anni e mezzo altre cinque città europee (Aalborg in Danimarca, Versailles e Pau in Francia, Rotterdam in Olanda e Londra in Inghilterra), che sperimenteranno insieme a Roma un sistema di trasporto pubblico a zero emissioni, basato su autobus a fuel cell e stazioni di rifornimento di idrogeno. In questo modo la Capitale diventerebbe la seconda città d’Italia ad avere un punto di produzione e ricarica per veicoli a idrogeno, dopo quello di Bolzano in Trentino-Alto Adige, dove il «carburante» viene prodotto grazie a pannelli fotovoltaici, che generano l’energia elettrica necessaria agli elettrolizzatori per produrre idrogeno a partire dall’acqua.
In Europa il costo dell’idrogeno è di € 9,50/kg ma l’obiettivo è di portarlo a € 5/kg entro il 2025. «Per raggiungere questo risultato – aggiunge Monteleone – serve un’infrastruttura per la mobilità sostenibile diffusa a livello europeo e nazionale, come quella a idrogeno su cui l’Italia ha varato un piano strategico al 2050, che è stato accettato e incluso nel decreto legislativo 257/2016 per la realizzazione di una rete di distribuzione di combustibili alternativi».
Per implementare l’infrastruttura che supporti l’incremento di questa forma di mobilità sostenibile, scienziati, accademici, politici e imprenditori si confronteranno fino al 15 dicembre a Napoli nell’ambito della 7a edizione dell’evento internazionale dedicato alla ricerca su celle a combustibile e idrogeno «European Fuel Cell Technology & Applications», organizzato da Enea, consorzio Atena, Università di Napoli Parthenope e Università di Perugia. Per questa manifestazione la Piattaforma europea Fchju ha messo a disposizione due autovetture alimentate a idrogeno, una Toyota Mirai e una Hyundai IX35, dotate di un’autonomia di circa 600 km. Le due macchine, di cui una guidata da un ricercatore Enea del Dipartimento Tecnologie energetiche dell’Enea, sono state protagoniste di un tour europeo iniziato il 5 dicembre da Bruxelles e terminato l’11 con l’arrivo a Napoli, dopo aver fatto tappa a Bolzano, Firenze e Roma, per promuovere una mobilità sempre più green, visto che le due automobili (tra le poche attualmente sul mercato con sistema di alimentazione a idrogeno) sono a zero emissioni e rilasciano come gas di scarico solo vapore acqueo.