Insieme ad una ditta esperta nella realizzazione di componenti operanti alle bassissime temperature, e ad un’altra leader a livello internazionale nella produzione di cavi elettrici, elettronici e a fibre ottiche, ha partecipato alle gara per la fornitura del più costoso e strategico componente del reattore sperimentale
L’Enea insieme alla Criotec Impianti Srl, esperta nella realizzazione di componenti operanti alle bassissime temperature, e la Tratos Cavi Spa, leader a livello internazionale nella produzione di cavi elettrici, elettronici e a fibre ottiche, ha partecipato alle gara per la fornitura del più costoso e strategico componente del reattore sperimentale Iter, che verrà costruito a Cadarache in Francia ed il cui scopo è dimostrare la fattibilità scientifica e tecnologica della produzione di energia da fusione termonucleare controllata. I partner industriali sono stati appositamente individuati dall’Enea per la partecipazione congiunta alla gara bandita dall’Agenzia Europea «Fusion for Energy» (F4E), finalizzata alla produzione di cavi superconduttori di tipo Cable-In-Conduit (Cic) da utilizzarsi per la costruzione dei magneti per il reattore internazionale Iter e per quello giapponese JT-60SA.
Il Laboratorio Superconduttività dell’Enea, leader mondiale per la progettazione e la realizzazione di cavi superconduttori per la fusione termonucleare controllata, sotto la guida dell’ing. Antonio della Corte, è riuscito in breve tempo a qualificare a livello internazionale le ditte prescelte, grazie alla sinergia tra le conoscenze tecnico-scientifiche dell’Enea e le capacità produttive dei partner industriali. Gli ottimi risultati ottenuti dai prototipi così realizzati, hanno permesso al gruppo di partecipare a pieno titolo alla gara e di aggiudicarsela, competendo su un piano internazionale con concorrenti di elevato livello.
La commessa, che avrà la durata di 5 anni per un valore pari a circa 49 milioni di Euro, verrà gestita da un costituendo consorzio denominato Icas (Italian Consortium for Applied Superconductivity), che sarà coordinato dall’Enea.
Il materiale base superconduttore fornito da Fusion for Energy, per un valore pari a circa 90 milioni di Euro, subirà una prima lavorazione presso lo stabilimento Tratos di Pieve Santo Stefano (AR) e verrà poi spedito alla Criotec di Chivasso (TO) per l’assemblaggio finale. L’Enea supervisionerà e coordinerà tutte le attività al fine di garantire la realizzazione «a regola d’arte» dei componenti richiesti.
(Fonte Enea)