Allevare farfalle non è solo una splendida attività, ma un progetto che permette di salvare le foreste in pericolo. Le farfalle ospitate nelle case delle farfalle di tutto il mondo provengono da allevamenti distribuiti in vari paesi tropicali
Sappiamo che per ogni minuto che passa, ben 28 ettari di foresta tropicale vengono distrutti dall’azione dell’uomo. Se questo numero, così allarmante, dovesse rimanere tale, in soli 25 anni si assisterebbe alla totale estinzione delle foreste pluviali. I territori più a rischio appartengono ai governi più poveri, così gravati da enormi problemi politici e sociali, da non lasciare spazio alcuno alle questioni ambientali.
Se è pressoché impossibile pensare che lo sviluppo umano non abbia alcun impatto ambientale, è tuttavia ipotizzabile una programmazione razionale e sostenibile dello sfruttamento delle foreste, che miri a garantire anche un’adeguata distribuzione delle risorse.
Al contrario di ciò che può sembrare, ciò che più toglie spazio alle foreste sono le coltivazioni. Questo accade perché il suolo su cui cresce una foresta pluviale, come ad esempio quella amazzonica, è così povera di nutrienti da sostenere una coltivazione solo per un paio di anni. Tanta sterilità è dovuta all’elevata piovosità che, dilavando i terreni, ne sottrae i nutrienti fondamentali per lo sviluppo della vegetazione: tagliando una foresta pluviale, quindi, non si ottiene un prato, bensì un deserto.
Secondariamente alle colture, una delle principali cause di distruzione delle foreste tropicali è l’estrazione del legname, problema che non è rappresentato solo dal taglio degli alberi, ma anche dalle costruzioni delle strade realizzate a questo scopo. Le nuove vie rendono possibili gli insediamenti di coloni che, per coltivare, radono al suolo le foreste vergini una volta inaccessibili.
Infine, l’allevamento di bestiame, aumentato in modo esponenziale solo negli ultimi decenni, ha contribuito alla distruzione di vastissime aree di foresta, soprattutto in Sud America. Da queste zone, ormai convertite a pascoli, provengono la maggior parte delle carni bovine impiegate nella ristorazione occidentale, americana ed europea.
Come contribuire, allora, alla salvaguardia di queste foreste, se non in modo ecocompatibile e sostenibile?
La risposta arriva dalla Casa delle Farfalle di Bordano. In provincia di Udine, questo magico giardino sorge nel cuore del Friuli, tra le spettacolari montagne che preludono le Alpi. Un angolo di lussureggiante natura esotica con piante ed animali dalle forme e colori sorprendenti fa da sfondo alle migliaia di farfalle presenti, tutte libere di volare. Il percorso allestito permette di conoscere meglio la realtà dell’Amazzonia, le ricche foreste pluviali asiatiche e le misteriose jungle africane. Oltre alle ampie serre climatizzate che coprono 1.000 metri quadrati, la Casa delle Farfalle comprende diverse mostre tematiche, un giardino esterno per le farfalle autoctone e un centro didattico con laboratori, aree video e postazioni interattive per giocare, imparare e confrontarsi su ciò che si è appreso durante la visita.
Allevare farfalle non è solo una splendida attività, ma un progetto che permette di salvare le foreste in pericolo.Le farfalle ospitate nelle case delle farfalle di tutto il mondo provengono da allevamenti distribuiti in vari paesi tropicali. Per questa ragione, negli ultimi anni, sono nate diverse butterfly farm che, producendo e vendendo migliaia di crisalidi, hanno creato un’economia alternativa che spesso ha sostituito le attività più tradizionali di allevamento e coltivazione.
Ogni anno la Casa delle Farfalle di Bordano acquista 25.000 crisalidi da allevamenti tropicali, contribuendo a mantenere queste attività eco-sostenibili ed assicurandosi che un’equa percentuale degli introiti venga riconosciuta direttamente agli allevatori. Visitare una casa delle farfalle permette alle butterfly farm di esistere e rappresenta un concreto aiuto per le foreste e per gli uomini che vi abitano.
E non è tutto, perché le farfalle stanno anche dalla parte delle donne. InCosta Rica è attualmente in atto un importante progetto che, grazie all’allevamento delle farfalle, fornisce lavoro a moltissime donne, la categoria più svantaggiata. Fino ad oggi il commercio di crisalidi ha dato a decine di loro una casa ed un lavoro, assieme ad una vita dignitosa ed indipendente.
Fra le attività organizzate a Bordano per tutelare i produttori di crisalidi del sud del mondo c’è il Mozambico day, fissato nella giornata del prossimo 9 Settembre 2012.
Il Mozambico, Stato africano così ricco di risorse naturali, registra una condizione di estrema povertà in più del 65% della sua popolazione. Per questa ragione, l’organizzazione onlus Time for Africa sta realizzando un progetto per migliorare le condizioni di vita di alcune comunità, attraverso lo sviluppo sostenibile di piccole economie locali. La Casa delle Farfalle di Bordano contribuirà al progetto con la realizzazione di una butterfly farm, che fornirà alla popolazione locale una fonte di reddito sostenibile ed eco-compatibile. Nella giornata riservata alla festa del Mozambico verranno raccolti i fondi destinati a questo progetto e si potrà cogliere l’occasione per assaporare alcuni fra i piatti tipici di questo paese.