Su 30 libri per bambini analizzati il 60 per cento contiene fibre provenienti dalla distruzione delle foreste pluviali. Compresi testi che descrivono l’importanza della protezione delle foreste
Dopo la Germania, è la volta degli Stati Uniti: il Rainforest Action Network (Ran) pubblica in un rapporto i risultati delle analisi della carta dei libri per bambini: dai campioni analizzati emerge che la maggior parte dei grandi editori statunitensi è coinvolta nella distruzione delle foreste pluviali. Su 30 libri per bambini analizzati dal Ran, 18 (il 60 per cento) contengono fibre provenienti dalla distruzione delle foreste pluviali. Tra i libri legati alla deforestazione, anche testi che descrivono l’importanza della protezione delle foreste.
Lo scorso novembre il Wwf aveva commissionato simili analisi, e 19 libri su 51 contenevano fibre di legni duri tropicali, tipici delle foreste pluviali. Insomma, la percentuale sembra crescere invece che diminuire. «Molte case editrici si sono impegnate a ridurre il proprio impatto ambientale. Non credo che i bambini e i loro genitori debbano essere messi di fronte alla scelta se rinunciare ai libri o alle foreste – spiega Lafcadio Cortesi, di Ran -. Ci sono alternative praticabili alla distruzione delle ultime foreste pluviali. L’editoria non dovrebbe tollerare un solo libro stampato su carta proveniente dalla distruzione della foresta pluviale, dall’estinzione delle specie e dai cambiamenti climatici».
La ricerca desta preoccupazioni anche per il mercato italiano dove centinaia di titoli per bambini vengono stampati in Cina, Malesia o Thailandia. Il nostro Paese è uno dei primi importatori europei di carta dall’Indonesia. Lo scorso 10 maggio in Piazza Venezia è stato affisso un gigantesco striscione che imitava la pubblicità della Pigna: «compra la carta e distruggi le foreste secolari». La beffa è ispirata al rapporto «Le Tigri di Carta», pubblicato da Terra!, che denuncia come anche la cartiera italiana acquisti carta e prodotti lavorati dal colosso cartario asiatico Asia Pulp and Paper (App).
Il degrado e la distruzione delle foreste pluviali tropicali è responsabile del quindici per cento delle emissioni globali di gas serra. Le emissioni di carbonio derivanti dalla rapida deforestazione in Indonesia rasentano il cinque per cento delle emissioni globali, a causa della distruzione delle foreste torbiere. Questo paese è divenuto così il terzo emettitore di gas serra a livello mondiale, dopo Stati Uniti e Cina.
– Il rapporto del Rainforest Action Network
– La scheda di test condotti dal Wwf in Germania
(Fonte Salva le Foreste)