L’agricoltura multifunzionale in aree protette

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Protagonista dell’incontro una delle aziende marchigiane della rete delle Fattorie del Panda, considerata una delle esperienze imprenditoriali più avanzate ed innovative a livello nazionale

Si è svolto oggi, presso l’Aula Magna della Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Pescara, il Workshop sul tema «L’impresa agricola multifunzionale nelle aree naturali protette: l’esperienza delle Fattorie del Panda e delle Oasi Wwf».

La giornata di studio promossa dal Wwf Italia, dalla facoltà di Economia dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Pescara e Chieti e dal Centro studi Sulle Politiche economiche rurali ed ambientali, Spera, ha avuto come finalità l’analisi ed il confronto di alcune esperienze imprenditoriali promosse e sostenute dal Wwf Italia nell’ambito del proprio programma per la Conservazione ecoregionale nel Mediterraneo centrale dedicato al rapporto tra agricoltura e conservazione della biodiversità e del paesaggio.

Le funzioni svolte dalle imprese agricole stanno sempre più allargandosi oltre la produzione di beni agricoli, includendo funzioni di tutela dell’ambiente e delle risorse naturali, ma anche di mantenimento della vitalità delle aree rurali. Protagonista della giornata di studio presso l’Università abruzzese una delle aziende agricole delle Marche inserita nella rete nazionale delle «Fattorie del Panda». L’azienda agricola bioecologica «La Quercia della Memoria» opera da oltre cinque anni nel territorio del Comune di San Ginesio ricompreso nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, anche come soggetto gestore del Credia Wwf, uno dei Centri di Educazione Ambientale del sistema Infea della Regione Marche. «La Quercia della Memoria» viene considerata un modello di eccellenza a livello nazionale per la sperimentazione delle forme possibili di diversificazione delle attività di un’azienda agricola multifunzionale, per questo è stata già visitata da diverse delegazioni di agricoltori e funzionari degli Assessorati Agricoltura di alcune Regioni italiane, tra cui la Lombardia e l’Abruzzo.

La giornata di studio, che ha previsto anche crediti formativi per gli studenti partecipanti, è stata organizzata in collaborazione con il Centro Studi sulle Politiche economiche rurali ed ambientali, costituito dall’Università degli Studi di Verona, di Ancona, di Chieti e della Calabria.

Il Centro Studi interuniversitario intende promuovere, sostenere e coordinare la ricerca teorica ed applicata volta a valutare l’impatto delle politiche economiche, rurali e ambientali, anche attraverso studi multidisciplinari per simulare, valutare ed analizzare l’impatto della produzione agricola, rurale, le politiche ambientali ed economiche a livello micro e macro, considerando il collegamento tra aspetti economici, sociali ed ambientali.

La multifunzionalità viene promossa dall’Unione europea attraverso la propria Politica Agricola Comune (Pac) con la Strategia per lo Sviluppo Rurale 2007 – 2013, che individua tre obiettivi generali: 1) migliorare la competitività del settore agricolo e forestale; 2) valorizzare l’ambiente e lo spazio rurale attraverso la gestione del territorio; 3) migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e promuovere la diversificazione delle attività economiche. La verifica dell’attuazione della PAC (Health Check) ha fornito indicazioni importanti per il futuro del sostegno finanziario all’agricoltura dopo il 2013 da parte dell’Unione europea. Per essere considerata ancora un settore strategico, da modernizzare e rendere competitivo, l’agricoltura dovrà assumere sempre di più, attraverso la multifunzionalità delle imprese, un ruolo essenziale per affrontare le «nuove sfide» dei cambiamenti climatici, della sicurezza alimentare, della biodiversità e della salvaguardia delle risorse naturali. Opportunità per la promozione dell’agricoltura multifunzionale sono presenti in tutti i Programmi di Sviluppo Rurale delle Regioni con specifiche misure per la conservazione e valorizzazione della biodiversità, recupero, tutela e valorizzazione del paesaggio, formazione e divulgazione, didattica e turismo rurale.

Il Wwf Italia attraverso il sistema delle Oasi e il progetto «Fattorie del Panda» ha avviato alcune attività per sperimentare e valorizzare modelli di gestione dell’impresa agricola multifunzionale in grado di essere competitivi e sostenibili dal punto di vista economico ed ambientale in previsione della riforma della Politica agricola dell’Unione europea post-2013.

Nel corso del Workshop presso l’Università di Pescara sono state presentate in particolare due esperienze di gestione di aziende agricole multifunzionali che attraverso esperienze nelle forme di diversificazione dell’attività aziendali rappresentano oggi in Italia autentici laboratori per l’innovazione in agricoltura, con attenzione alla sostenibilità ambientale.

Oltre all’azienda agricola marchigiana, che opera nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, sono state presentate le attività delle Oasi Wwf in Abruzzo e l’esperienza della Cooperativa Cogecstre, storica cooperativa di servizi ambientali che gestisce tra l’altro la Riserva naturale regionale del Lago di Penne.

(Fonte Wwf)