Per il bene della Terra spegniamo le luci

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L’iniziativa del Wwf per dimostrare che le nostre case posseggono un’energia nascosta. Infatti se gli oltre 20 milioni di abitazioni esistenti in Italia fossero messe in efficienza, si potrebbe recuperare l’equivalente di energia prodotta da 8 centrali nucleari

Domani è l’Ora della Terra, l’evento mondiale del Wwf che vedrà migliaia di città e monumenti di oltre 120 paesi spegnersi per un’ora, richiamando l’attenzione sui problemi del clima, sull’utilizzo dell’energia sostenibile e sugli stili di vita dei cittadini «a basso consumo di carbonio». La grande partecipazione all’evento anche quest’anno dimostra come l’umanità sia determinata a ottenere un mondo che riduca drasticamente le emissioni di CO2, alla base del riscaldamento globale, e chiedere uno sforzo straordinario e collettivo per vincere la più grande sfida ambientale del nostro tempo.

Ed in questa occasione si fa il punto anche sull’energia «nascosta» che potrebbe ridurre ulteriormente lo spreco di consumi del nostro Paese. Infatti, se gli oltre 20 milioni di abitazioni esistenti in Italia fossero messi in efficienza, si potrebbe recuperare l’equivalente di energia prodotta da 8 centrali nucleari (17 Mtep, milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) e risparmiare in atmosfera la CO2 emessa da oltre 16 milioni di auto (metà del parco auto nazionale). L’inefficienza energetica nazionale è infatti calcolata al 55%: consumiamo mediamente 140 kWh al metro quadro annuo, quando si può arrivare tranquillamente fino a 40 kWh.

In Italia il 30% della spesa energetica dipende dalle nostre case, che sono responsabili di circa il 27% delle emissioni nazionali di gas serra. Ogni famiglia di 4 persone consuma per la casa circa 1,8 tep (tonnellate equivalenti di petrolio) all’anno, per l’uso di combustibili e di energia elettrica. Più della metà di tale consumo è assorbito dal riscaldamento. Inoltre, di tutta l’energia consumata in una stagione per riscaldare un edificio, una buona parte viene dispersa dalle strutture (tetto, muri, finestre) e una parte dall’impianto termico (rendimento). «Questi consumi possono essere drasticamente ridotti – ha dichiarato Stefano Leoni, Presidente del Wwf Italia -. Spegnere la luce per un’ora in occasione dell’Earth hour (Ora della Terra) è un gesto simbolico, ma è un’occasione per pensare quanto possiamo fare».

Si possono facilmente introdurre sistemi di contabilizzazione del calore nei condomini con impianti centralizzati, o applicando le valvole termostatiche ai radiatori. Quanto ai costi la spesa per un intervento medio a famiglia va dai 3 ai 5mila euro che, al netto degli sgravi fiscali (55%), si ammortizzano nell’arco di 4-5 anni. Riducendo le dispersioni e utilizzando apparecchi ad alta efficienza, ad esempio, ogni famiglia può risparmiare dal 20 al 40% delle spese per riscaldamento, con notevoli vantaggi per il bilancio economico familiare e per l’ambiente. Per migliorare l’efficienza energetica è inoltre fondamentale lavorare sugli involucri degli edifici oltre che sugli impianti, che poi è il meccanismo base del sistema ESCo. Le Energy saving company intervengono sugli impianti, anticipando i soldi dell’intervento e guadagnando sull’effettivo risparmio ottenuto in bolletta.

Città energivore

È stato calcolato che i grandi agglomerati urbani siano responsabili del 70-80% delle emissioni globali di CO2. E non è prevista un’inversione di tendenza visto che un sempre maggior numero di persone si sposterà dalle zone rurali verso le città: le stime ci dicono che nei prossimi 30 anni, 1,7 miliardi di persone andranno a vivere nelle grandi città in Asia e Africa, con conseguenze inimmaginabili e nuove sfide da cogliere soprattutto nel settore energetico.

Il risparmio e l’efficienza energetica diventeranno un imperativo imprescindibile, come pure la necessità di investimenti in infrastrutture sostenibili (calcolati tra i 20-30 trilioni di dollari da un report diffuso in questi giorni dal Wwf Svezia).

L’evento centrale per il Wwf si svolgerà a Roma: si spegnerà per la prima volta la Fontana di Trevi, una delle più celebri fontane del mondo: insieme ai volontari del Wwf il Presidente onorario Fulco Pratesi e l’attore e regista Ricky Tognazzi spegneranno simbolicamente il monumento grazie ad un enorme interruttore. Anche il Planetario di Roma si spegnerà così come accadrà in tante città italiane che hanno aderito con alcuni dei simboli dell’arte e dell’architettura: la Mole Antonelliana a Torino, il castello Sforzesco a Milano, il castello Visconteo a Trezzo sull’Adda, il Palazzo Vecchio a Firenze, la Torre di Pisa e tutta la Piazza dei Miracoli, il Castello di Monteriggioni, Piazza Sant’Oronzo a Lecce, la Torre San Pancrazio a Cagliari e perfino l’Acquario di Genova, a Pisa si spegnerà tutta Piazza dei Miracoli. Sono circa un centinaio, tra piccoli Comuni e grandi città quelle che hanno aderito all’Ora della Terra.

Alcuni dei monumenti che si spegneranno nel mondo

Sono pronti a spegnersi la CN Tower di Toronto, il Table Mountain a Cape Town, il Gran Palace di Bangkok, la Tokyo Tower, la Porta di Brandeburgo di Berlino e il secondo edificio più alto del pianeta, il Taipei 101. Per la prima volta si spegneranno la Città proibita di Pechino, il Ponte sul Bosforo, l’Angelo dell’Indipendenza in Messico.

Negli Stati Uniti, una delle nazioni più significative per il tema clima, si spegneranno il Golden Gate, l’Empire State Building, il Monte Rushmore e persino le luci di Las Vegas. Anche alcune delle maggiori metropoli del mondo saranno al buio per un’ora, sottolineando il proprio impegno per lo sviluppo sostenibile e incoraggiando i propri cittadini nell’adottare pratiche a basso impatto di CO2.

A Londra si attenueranno le luci del London Eye, la grande ruota panoramica che campeggia lungo il Tamigi, così come il grande pannello luminoso della Coca Cola a Piccadilly Circus.

Hiroshima sarà la prima città giapponese che mostrerà il proprio impegno nella lotta ai cambiamenti climatici spegnendo le luci del Peace Memorial. Il cosiddetto gruppo C40 è formato dalle città che rappresentano almeno il 75% delle emissioni globali di CO2 impegnate nella lotta ai cambiamenti climatici è cruciale: la loro partecipazione a questa edizione dell’Ora della Terra è estremamente importante e significativa.