Per l’attuazione di programmi di ricerca e sviluppo Regione Puglia e Cnr firmano un protocollo. Il complesso darà sistemazione ad oltre 200 ricercatori e tecnici, agli insediamenti di ricerca e sviluppo e a strumentazione scientifica per oltre 60 milioni di euro
Nasce a Lecce il campus di nanotecnologie, un arcipelago tecnologico strutturato in un complesso di sette edifici finalizzati ad attività di ricerca, sviluppo e formazione.
Si tratta di una delle più grandi opere di edilizia pubblica mai realizzate per dare sede e strutture al mondo della ricerca. Un’iniziativa di grande rilievo strategico per la quale la Regione Puglia ha voluto destinare 10milioni di risorse pubbliche (a valere sulla delibera Cipe 3/06).
Grazie a questi fondi sarà realizzato un complesso che darà sistemazione ad oltre 200 ricercatori e tecnici, agli insediamenti di ricerca e sviluppo e a strumentazione scientifica per oltre 60 milioni di euro di valore. Il soggetto attuatore è il Cnr (il Consiglio nazionale delle ricerche), che ha già appaltato i lavori di costruzione e che oggi è protagonista con la Regione Puglia di un ulteriore passo sulla strada dell’innovazione: la firma di un protocollo d’intesa grazie al quale Regione e Cnr uniscono le forze per l’attuazione dei programmi di ricerca e sviluppo e di alta formazione finalizzati a soddisfare i bisogni sociali ed economici della Puglia.
L’intesa è siglata dal presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e dal Presidente del Cnr Luciano Maiani. È solo l’ultimo atto del grande impegno che la Regione ha voluto dedicare alla ricerca, un lavoro enorme grazie al quale la Puglia è passata dal più basso livello di spesa in Ricerca & Sviluppo d’Italia, pari nel 2005 (per le istituzioni pubbliche) a 57 Milioni di euro, ad un complesso di risorse investite nel nuovo ciclo di programmazione regionale 2007-2013 di 1miliardo 762milioni di euro, di cui 581destinati alla promozione, valorizzazione e diffusione della Ricerca e dell’Innovazione per la Competitività.
Nella programmazione 2007-2010 la Regione ha già impegnato per la ricerca più di 164milioni, destinati alle imprese, alle reti di laboratori pubblici, alle borse di ricerca ed ai ricercatori. Tanti i bandi già usciti l’ultimo in ordine di tempo si intitola «Aiuti alle piccole imprese innovative di nuova costituzione» e permetterà di fare impresa dalla ricerca con uno stanziamento iniziale di 5milioni di euro.
Il campus di nanotecnologie
Il campus di nanotecnologie, presentato questa mattina dal direttore scientifico dell’Istituto italiano di Tecnologia Roberto Cingolani, sorgerà a Lecce sulla strada per Arnesano all’interno del campus universitario e in prossimità del sito Garrisi del Nnl (Laboratorio Nazionale di Nanotecnologie) già sede del nucleo storico di nanotecnologie dell’Istituto Nazionale per la Fisica della Materia Infm-Cnr. Sarà un vero e proprio arcipelago tecnologico strutturato in un complesso di 7 edifici adibiti ad attività di ricerca, sviluppo e formazione. Il nuovo complesso per il quale sono stati destinati 10 milioni di euro dal Fondo per le Aree Sottoutilizzate (Fas) a valere sulla Delibera Cipe 3/06, darebbe sistemazione ad oltre 200 ricercatori (di cui il 20% stranieri) e tecnici, agli insediamenti di ricerca e sviluppo delle aziende multinazionali e nazionali già presenti nel Laboratorio di Arnesano con progetti compartecipati, e a strumentazione scientifica per oltre 60 milioni di euro di valore.
Il protocollo d’intesa
Il protocollo siglato oggi coinvolge la Regione Puglia e il Cnr che è un ente pubblico di ricerca con il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca nei principali settori delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo sviluppo scientifico, tecnologico, economico, sociale e ambientale del Paese. Grazie all’intesa il Cnr e la Regione concordano di cooperare per potenziare le infrastrutture ed i laboratori di ricerca allo scopo di aumentare la capacità di offerta tecnologica nel territorio pugliese, di creare e mettere in rete i centri di ricerca, di promuovere la ricerca e l’innovazione nei settori più strategici per il territorio pugliese come aerospazio ed aeronautica, agroalimentare, ambiente, biotecnologie e scienze della vita, microelettronica e meccatronica, energia, patrimonio culturale.
Il Cnr e la Regione coopereranno inoltre per l’offerta di un ambiente nel quale sia possibile il trasferimento tecnologico dei risultati prodotti dalle attività di ricerca, promuoveranno il diretto coinvolgimento delle imprese nel processo di realizzazione e di progettazione dell’innovazione, determineranno per le aziende interne ed esterne alla Regione condizioni favorevoli ad investire in settori high-tech emergenti.
Tra gli scopi del protocollo anche la formazione di profili professionali altamente specializzati in grado di fungere da cerniera tra la rete scientifica e le imprese.
Il coinvolgimento del Cnr nei progetti della Regione Puglia
Il Consiglio nazionale delle ricerche è presente in Puglia con 6 istituti e 22 diramazioni territoriali. Notevole è il coinvolgimento nelle politiche regionali dirette alla ricerca.
Il Cnr infatti coordina 12 progetti esplorativi, 4 progetti strategici, 4 reti di laboratori pubblici, 25 ricercatori per reti di laboratori, 33 borse di ricerca per giovani ricercatori. È coinvolto inoltre in tutti e quattro i distretti tecnologici della Puglia (Ditech-high-tech, Dare-Agroalimentare, Medis-Meccatronica e Ditne-Energia) e nella rete regionale per il trasferimento della conoscenza con università ed Enea.