Ambiente – Ora si guarda al Messico

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Sottolineata l’importanza della biodiversità, l’urgenza di combattere i cambiamenti climatici e l’esigenza di lavorare verso un esito positivo dei negoziati internazionali

A conclusione dela XI sessione speciale del Consiglio Direttivo (Governing Council Special Session, Gcss-11) del Programma ambientale delle Nazioni Unite (United Nations Environment Programme, Unep) che costituisce l’annuale Forum globale sull’ambiente a livello ministeriale (Global Ministerial Environment Forum, Gmef), in programma dal 24 al 26 febbraio 2010 a Bali (Indonesia), i Ministri riunitisi hanno adottato una Dichiarazione definita «storica» e lanciato una serie di iniziative importanti per la lotta ai cambiamenti climatici.

Dichiarazione di Nusa Dua

La Dichiarazione di Nusa Dua, firmata nell’omonima località dell’isola di Bali, sottolinea l’importanza cruciale della biodiversità, l’urgenza di combattere i cambiamenti climatici assieme all’esigenza di lavorare verso un esito positivo dei negoziati internazionali sul clima nell’ambito dell’Unfccc, da raggiungere a fine anno in Messico.

Inoltre, nella Dichiarazione vengono evidenziate le opportunità fondamentali della transizione verso un’economia «verde» a basse emissioni di carbonio ed efficiente dal punto di vista delle risorse.

Infine, viene rimarcata la necessità di migliorare la gestione dell’ambiente, ammettendo che l’architettura della governance globale è in qualche modo diventata troppo complessa e frammentata.

Si tratta della prima Dichiarazione di così alto livello, proveniente dai ministri dell’Ambiente di 130 Paesi, dopo quella del 2000 adottata a Malmö (Svezia), e sarà presentata all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite tra qualche mese. In questa occasione i governi inizieranno la preparazione per il Summit della Terra «Rio +20» del 2012, Conferenza che celebrerà in Brasile i 20 anni del primo Summit della Terra di Rio, il quale aveva dato origine ad una serie di Trattati, dalla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (Unfccc) alla Convenzione sulla Diversità Biologica (Cbd), che tuttora definiscono la risposta internazionale alle questioni ambientali.

In occasione dell’incontro con i delegati del Presidente dell’Ipcc Rajendra Pachauri, i Ministri hanno riaffermato l’importanza vitale di una scienza solida su cui basare una risposta ai cambiamenti climatici e alcuni governi hanno richiesto una revisione indipendente dell’Ipcc.

Piattaforma intergovernativa sulla biodiversità e i Servizi degli ecosistemi

Da molte delegazioni è venuta la richiesta dell’istituzione di una «Piattaforma intergovernativa sulla biodiversità e i servizi degli ecosistemi» (Intergovernmental Platform on Biodiversity and Ecosystem Services, Ipbes). I Ministri presenti a Bali si sono accordati per un incontro finale a giugno 2010, che cade a metà dell’Anno Internazionale per la Biodiversità, per decidere l’istituzione della Ipbes.

Carbonio Blu

In una dichiarazione congiunta rilasciata nel corso del Forum il Direttore esecutivo dell’Unep, Achim Steiner, e il ministro indonesiano per gli Affari Marini e la Pesca, Fadel Muhammad, hanno dato risalto al concetto di «Carbonio Blu» («Blue Carbon»). Tale concetto si riferisce alla capacità degli ecosistemi marini e costieri, dominati da una vegetazione di alghe, foreste di mangrovie e paludi, di assorbire il carbonio delle emissioni e complementare così il ruolo delle foreste: il cosiddetto «Carbonio Verde» («Green Carbon»). La dichiarazione si appella a tutti i Paesi per preservare le capacità degli ecosistemi marini e costieri quali variabili importanti nelle dinamiche dei cambiamenti climatici. La collaborazione tra Unep e Indonesia mira a catalizzare l’attenzione internazionale su questo aspetto e a favorire la ricerca sul ruolo degli oceani. Secondo Steiner «se il mondo deve occuparsi definitivamente dei cambiamenti climatici, ogni fonte di emissioni e ogni opzione per ridurle dovrebbe essere scientificamente valutata».

Lancio del portale informatico «Low Carbon World»

In questa occasione, l’Unep ha lanciato il sito Web «Low Carbon World», una piattaforma informatica progettata per facilitare la transizione globale verso economie a basse emissioni di carbonio tramite il trasferimento di conoscenze e semplificando l’accesso alle informazioni e agli strumenti opportuni. Il nuovo sito Web catalogherà le politiche nazionali, gli impegni, le performance storiche, le proiezioni future e le opportunità, gli specifici mercati, le reti, le associazioni e gli standard rilevanti.

Economia «verde»

Inoltre, a Bali sono stati presentati alcuni casi significativi di economia «verde» che saranno più ampiamente illustrati, insieme ad altre buone pratiche, nel relativo Rapporto «Green Economy Report» che l’Unep pubblicherà nel 2010.

Fonti

– Ulteriori informazioni

(Fonte Ipcc Focal Point Italia)