Veneto – Il Tar sospende il Calendario venatorio

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Sospesa la pre-apertura della caccia alle specie Merlo e Tortora e le 2 giornate aggiuntive per la caccia agli uccelli migratori nei mesi di ottobre e novembre. Andrea Zanoni: soddisfazione per lo stop della pre-apertura della caccia e dell’addestramento dei cani

Con il Decreto 472 del primo agosto scorso, reso pubblico solo oggi, il Presidente del Tar (Tribunale amministrativo regionale), ha sospeso il Calendario venatorio veneto per la stagione 2012/2013. In particolare, sono state sospese le parti relative alla pre-apertura della caccia alle specie Merlo e Tortora, oltre all’addestramento e all’allenamento dei cani da caccia e, infine, le 2 giornate aggiuntive per la caccia agli uccelli migratori nei mesi di ottobre e novembre.

Il ricorso contro la delibera della Regione Veneto n. 1130 del 12 giugno 2012 era stato presentato dall’Associazione vittime della caccia. Il presidente del Tar ha riconosciuto il requisito della particolare urgenza, sospendendo il Calendario venatorio fino alla Camera di Consiglio prevista per il 13 settembre. Impedendo così alla Regione di attuare il solito trucchetto consistente nell’approvare una nuova delibera fotocopia di quella bocciata. Le parti sospese relative alla pre-apertura al Merlo e alla Tortora, alle 2 giornate aggiuntive per la sola caccia alla fauna migratoria da appostamento nei mesi di ottobre e novembre e all’addestramento dei cani da caccia dalla terza domenica di agosto alla seconda di settembre si discostano, come si legge nella motivazione del Decreto, dal parere dell’Ispra (Istituto superiore per la ricerca e la protezione ambientale).

Sulla sospensione è intervenuto Andrea Zanoni, europarlamentare IdV, vice Presidente dell’intergruppo sul Benessere degli animali al Parlamento europeo, nonché Presidente veneto della Lac.

«La pronuncia del Presidente del Tar – ha dichiarato Zanoni – dimostra che la Regione Veneto, in totale disprezzo del parere dell’Ispra, ha voluto forzare la mano legiferando in contrasto alle direttive di questo Istituto tecnico scientifico riconosciuto dallo Stato. Sembra che le sentenze di condanna della Corte di giustizia europea per la violazione della Direttiva uccelli non abbiano insegnato nulla alla Giunta Zaia che continua ad operare a favore dell’insignificante lobby dei cacciatori e contro gli interessi della maggioranza dei cittadini veneti e del nostro patrimonio ambientale. I cacciatori veneti – ha concluso l’eurodeputato – quindi, rimarranno a bocca asciutta per quanto riguarda l’addestramento dei loro cani e non potranno sparare a Merlo e Tortora nella prima metà del mese di settembre, inoltre non potranno usufruire delle due giornate regalo di caccia tra ottobre e novembre».

(Fonte Geapress)