Salvare i consorzi di gestione delle Aree marine

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L’Associazione dei parchi lancia l’allarme per un emendamento della Finanziaria che cancellerebbe i consorzi, paralizzando di fatto molte riserve marine

In una lettera indirizzata al ministro dell’Ambiente, Stefania Prestigiacomo, il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri esprime grande preoccupazione per la norma, contenuta nell’ultimo testo della Legge Finanziaria presentata alle Camere, che prevede la soppressione dei Consorzi tra enti locali, compresi quelli costituiti per la gestione delle Aree marine protette (Amp). «Si tratterebbe – scrive Sammuri – di un ulteriore e definitivo colpo nei confronti del sistema delle riserve marine».

Con l’approvazione dell’emendamento in questione, infatti, molte Amp si troverebbero improvvisamente e drammaticamente private dell’ente di gestione e, di conseguenza, della possibilità di svolgere qualsiasi attività. «Sarebbe un danno incalcolabile – aggiunge il presidente di Federparchi – non solo per l’interruzione del lavoro di tutela dell’ambiente e di valorizzazione del territorio svolto dalle riserve, ma anche per l’inevitabile allontanamento dei lavoratori non assunti stabilmente e che, come è noto, costituiscono la maggior parte del personale attualmente impiegato nelle Aree marine protette».

Un danno tanto più grave perché la forma consortile ha corrisposto in concreto – in realtà geografiche molto diverse, da Portofino al Plemmirio, da Tavolara a Torre Guaceto – all’esigenza di includere nel processo di gestione le plurime rappresentanze locali, dimostrandosi una delle risposte più produttive e meglio rispondenti ai bisogni gestionali e agli obiettivi della legge.

Sammuri ha quindi invitato il ministro Prestigiacomo ad «adoperarsi in ogni modo possibile perché nel corso dell’esame d’Aula possa essere scongiurato questo gravissimo pericolo per l’intero sistema delle Aree protette».

(Fonte Federparchi)