Da 16 giorni ricercatori sul tetto Ispra

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Lunedì prossimo assemblea di precari della ricerca. E il ministro Prestigiacomo non risponde all’emergenza nonostante le sollecitazioni ad intervenire

«Anche dopo aver ricevuto in regalo dai precari Ispra un albero di Natale, il ministro Prestigiacomo continua nell’inerzia sul problema sollevato drammaticamente dalla protesta giunta al sedicesimo giorno sul tetto dell’istituto – dichiara Claudio Argentini della Segreteria Nazionale dell’Usi RdB Ricerca -. Questo comportamento appare come un chiaro segnale per la struttura commissariale a proseguire con il lavoro di smantellamento dell’ente ed i licenziamenti. Domani – prosegue Argentini – pubblicheremo una lettera aperta per raccontare ai cittadini come, in un periodo di crisi, un Ministro che potrebbe salvare centinaia di posti di lavoro ed un rilevante settore pubblico preferisce far finta di nulla».

Sottolinea Argentini: «Ci preme inoltre smentire categoricamente i numeri al ribasso resi noti da qualche sindacato che evidentemente ha interesse a ridimensionare la protesta per cercare di metterla sotto controllo. I numeri veri parlano infatti di 217 precari a rischio, senza che ad oggi esista un solo atto ufficiale che ne determini il mantenimento in servizio per i prossimi anni. Lo ribadiamo con molta determinazione e con la tranquillità di poter provare questi dati, mai smentiti nemmeno dalla struttura commissariale».

Aggiunge il dirigente Usi RdB: «Non vorremmo poi che la guerra dei numeri sortisca l’effetto di spostare l’attenzione dal vero problema, ovvero la difesa del lavoro per i precari dell’Ispra e la difesa di un Ente fondamentale nella tutela dell’ambiente. La determinazione dei lavoratori precari dell’Ispra ci induce a non mollare e la prossima settimana rilanceremo la mobilitazione con la convocazione di un’Assemblea Generale dei precari della Ricerca, che si terrà proprio all’Ispra come segnale di solidarietà verso i colleghi e per far diventare questa lotta la lotta di tutti», conclude Argentini.