L’analisi dei principali settori produttivi indica che i fattori legati all’agricoltura incidono per il 70 percento negli scenari di perdita di biodiversità terrestre. Affrontare le tendenze e gli scenari nei sistemi alimentari globali è quindi cruciale nel determinare se i piani strategici per la biodiversità 2011-2020 e post 2020 potranno avere successo. Le soluzioni per raggiungere sistemi agro-alimentari sostenibili includono aumenti «sostenibili» di produttività, attraverso il «restauro» dei servizi ecosistemici nelle aree agricole, la riduzione degli sprechi e delle perdite alimentari e il cambiamento dei nostri modelli di acquisto e consumo di cibo, fibre, cosmetici e altri prodotti non alimentari di origine agricola.
L’Ispra, che partecipa con tre rappresentanti alle attività dell’Osservatorio Nazionale sulla Biodiversità e ne assicura la Segreteria, ha in particolare curato la messa a punto di una serie preliminare di indicatori della Strategia nazionale per la biodiversità, che il Comitato paritetico per la biodiversità ha approvato nel 2013 e che è costituito, nella sua prima fase, da 13 indicatori di stato e 30 indicatori di valutazione.
(Fonte Ispra)