Settembre, secondo mese più caldo dal 1880

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Con i suoi 0,62°C di anomalia rispetto alla media secolare, è il 33.mo settembre consecutivo in cui si registra una temperatura media globale superiore alla media secolare

Il mese di settembre 2009 è risultato essere il secondo mese di settembre più caldo dal 1880 (anno di inizio della serie storica), dopo il caldo record del settembre 2005, in base alla temperatura media globale (comprendente quella degli oceani e dei continenti) rilevata dalla Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration). Inoltre, il mese di settembre 2009 con i suoi 0,62°C di anomalia rispetto alla media secolare, è il 33.mo settembre consecutivo in cui si registra una temperatura media globale superiore alla media secolare. Per trovare un settembre con temperatura media globale al di sotto della media secolare bisogna tornare indietro fino al 1976.

Al surriscaldamento del mese di settembre ha contribuito fondamentalmente il surriscaldamento di tutti i continenti, ma soprattutto dei continenti dell’emisfero nord, perché la temperatura media degli oceani, dopo i valori record dell’estate 2009, è tornata a scendere posizionandosi al 5° posto assieme al 2004, dopo il 2003 (record di riscaldamento oceanico), il 1998, il 2006 e il 2005. Tuttavia, il riscaldamento del Pacifico orientale intertropicale persiste e tende ad aumentare a causa della presenza del fenomeno di El Niño.

Il surriscaldamento maggiore (temperature oltre 5°C rispetto alla media) ha interessato gli Usa nord occidentali, il Canada e parte dell’Alaska. Surriscaldati anche l’Europa orientale, la Russia settentrionale e gran parte della Siberia con temperature di oltre 4°C superiori alla media (vedi figura). Forte riscaldamento, anche se a livello minore, è stato registrato in Brasile, India ed Australia. Viceversa, temperature inferiori alla media sono state registrate negli Usa centrali, nell’Africa nord orientale, in Medio Oriente ed in Argentina.

Finora l’anno 2009 appare essere il sesto anno più caldo dal 1880.

Precipitazioni

Il mese di settembre 2009 si è caratterizzato quasi dappertutto nel mondo come un mese piuttosto siccitoso in tutto il mondo (particolarmente acuta nel sud est asiatico), tranne che negli Usa sud orientali, in Marocco, in Medio Oriente, in Mongolia, nel sud del Brasile ed in Uruguay.

Ghiacci polari

L’estensione dei ghiacci artici, nel settembre 2009, si è ridotta a 2,1 milioni di miglia quadrate (circa 6,8 milioni di km quadrati): è il terzo valore minimo dal 1979 (anno di inizio delle rilevazioni) che corrisponde ad un’estensione del 23,8% al di sotto della media del periodo 1979-2000.

L’estensione dei ghiacci antartici, nel settembre 2009, è stata del 2,2% superiore alla media del periodo 1979-2000, un’estensione che è al terzo posto come massima estensione dopo il settembre del 2006 e quello del 2007.

Eventi estremi

Tra gli eventi estremi va segnalato il tifone Ketsana che ha colpito, nel mese di settembre 2009, le Filippine, ma anche il Vietnam, la Cambogia ed il Laos, provocando circa 600 morti e l’inondazione catastrofica dell’80% della città di Manila. Il tifone Ketsana è risultato, per intensità il secondo ciclone tropicale più violento che si sia verificato nel 2009 e quello più catastrofico che si sia verificato nelle Filippine negli ultimi 40 anni.

All’opposto, va segnalata la forte siccità che ha continuato a persistere anche nel settembre 2009 nell’Africa orientale, ed in particolare in Sudan Etiopia, Somalia, Kenya, Tanzania e Uganda. La persistente siccità, che si protrae da molti mesi, ha provocato l’essiccamento delle residue risorse idriche in Etiopia, in parte del Kenya, nel nord della Tanzania ed in Uganda, la scarsità, ed in alcune zone, anche la mancanza di risorse alimentari, con circa 10 milioni di profughi in cerca di cibo.