Biossido di azoto, il programma di Bolzano per la riduzione sino al 2023

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Nel percorso cittadino della A22 a Bolzano si registrano gli sforamenti più elevati dei valori limite di biossido di azoto
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La Giunta approva il programma NO2 2018-2023. Obiettivo ridurre il biossido di azoto del 10% entro il 2020, rispetto del valore limite entro il 2023

Una delle sfide più grandi da affrontare nel prossimo futuro per la Provincia di Bolzano è rappresentata dalla necessità di ridurre il biossido di azoto (NO2) il cui valore limite annuale è ancora superato lungo l’autostrada del Brennero e sulle strade più trafficate a Bolzano (fino a 66 microgrammi al metro cubo), Laives (fino a 50 microgrammi al metro cubo), Merano e Bressanone (con superamenti lievi del valore medio annuale di 40 microgrammi al metro cubo).

Tale situazione emerge dalla valutazione sulla qualità dell’aria 2010-2017 pubblicata dall’Agenzia provinciale per l’ambiente lo scorso maggio. Nel 2008 la Ue ha stabilito un valore limite medio annuale di 40 microgrammi al metro cubo, e la direttiva europea, recepita dallo Stato italiano nel 2010, prevede che nelle aree dove il valore limite annuale è superato, vengano adottati appositi piani per garantire il rispetto del limite entro tempi brevi. Le misure del primo programma provinciale per la riduzione dell’inquinamento da biossido di azoto, approvato assieme ai Comuni nel 2011, sono pressoché esaurite, e la Giunta provinciale, su proposta dell’assessore Richard Theiner ha approvato il 31 luglio il programma NO2 2018-2023 per la riduzione dell’inquinamento da biossido di azoto.

«L’obiettivo del piano è garantire una riduzione del 10% delle concentrazioni di biossido di azoto registrate nel 2017 già entro il 2020, e raggiungere così il rispetto del valore limite di 40 microgrammi al metro cubo. Dove questo non sia possibile, il raggiungimento del rispetto del valore limite dovrà essere raggiunto entro il 2023», ha spiegato l’assessore Theiner.

Provvedimenti di competenza dei comuni

Il piano contiene le misure indicate dai Comuni di Bolzano, Merano e Laives in seguito alle riunioni dell’apposito tavolo tecnico permanente convocate dall’assessore. Entro il 2018 anche il Comune di Bressanone comunicherà i propri provvedimenti in seguito alla valutazione definitiva della qualità dell’aria prevista a settembre. L’insieme delle misure indicate dai Comuni sono state verificate sia per la conformità giuridica sia per la funzionalità e quindi ritenute congrue. «Spetterà ora ai Comuni adottare le misure ritenute più opportune per raggiungere gli obiettivi e all’Agenzia provinciale per l’ambiente e quindi alla Giunta verificarne l’efficacia», ha aggiunto Richard Theiner. Il Comune di Bolzano ha già previsto la possibilità di introdurre divieti di circolazione per determinati veicoli in precise fasce orarie, e l’applicazione concreta dovrà avvenire con ordinanza del sindaco. I Comuni potranno prevedere limitazioni al traffico qualora gli obiettivi di riduzione delle emissioni da NO2 prefissati non possano essere raggiunti con tutte le altre misure previste. Dal momento che la valutazione della qualità dell’aria a cura dell’Agenzia provinciale per l’ambiente ha evidenziato che per le emissioni di ossidi di azoto il maggior responsabile (circa il 70%) è il traffico, le misure contenute nel piano puntano per la gran parte alla sua riduzione.

Le misure della Provincia

La Provincia punta al sostegno della mobilità elettrica con l’incentivazione diretta per l’acquisto di mezzi a trazione elettrica, e indiretta andando a sostenere la realizzazione di parcheggi e punti di ricarica per e-bike presso le amministrazioni pubbliche e le scuole. Un punto rilevante è il rinnovo del parco macchine della Sasa. È previsto l’acquisto di 38 nuovi bus che andranno a sostituire i vecchi di classe Euro 2 e Euro 3. Inoltre, si valuterà se sostituire con bus di classe Euro 6 quelli di classe Euro 5. Sono previste anche misure lungo l’autostrada del Brennero indicate nell’ambito del progetto Brennerlec. Si parla tra il resto di controlli della velocità (con richiesta al ministero dei trasporti) e dell’introduzione della gestione dinamica della velocità. Gli esperti hanno evidenziato che una riduzione di 15 chilometri all’ora comporterebbe una riduzione di circa il 10% di NO2.

«L’obiettivo dichiarato resta comunque la riduzione del traffico pesante», ha ribadito l’assessore. Tutte le misure e i miglioramenti saranno verificati costantemente dall’Agenzia provinciale per l’ambiente che rileverà la qualità dell’aria per avere un quadro preciso della situazione e in caso di necessità adottare i provvedimenti volti a migliorarla. «In tal modo è possibile affrontare la problematica in modo sistematico e sono sicuro che gli obiettivi prefissati potranno anche essere raggiunti», ha concluso Theiner.

 

(Fonte Agenzia provinciale per l’ambiente, Bolzano)