Prenderà il via lunedì 10 settembre a Bologna la prima edizione del Congresso nazionale di Aisam, l’Associazione italiana di Scienze dell’atmosfera e meteorologia. Il Congresso vedrà radunati nel capoluogo emiliano, fino a giovedì 13 settembre, alcuni fra i maggiori esperti italiani della materia, coordinati durante le sessioni di lavoro proprio da Aisam, il cui scopo è quello di «promuovere, a beneficio di tutta la società, lo sviluppo in Italia delle Scienze dell’atmosfera e della meteorologia in tutti gli ambiti possibili». Sede del congresso sarà il Dipartimento di Arti Visive dell’Università di Bologna – Laboratorio delle Arti, Piazzetta P. P. Pasolini 5/b.
«Il Congresso rappresenta sicuramente una novità, anche perché da anni non si tiene un incontro così comprensivo, tutto dedicato alla meteorologia italiana – dichiara il Presidente di Aisam Dino Zardi –. Siamo felici di poterci ritrovare, in un momento di grandi cambiamenti in positivo, in una Città che per la meteorologia ha significato molto e tuttora significa moltissimo: l’Università, il Cnr, l’Enea, il Cmcc e il Servizio meteorologico regionale offrono strutture di altissimo livello, e come tutti ormai sanno Bologna ospiterà il Data center del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (Ecmwf) e la futura sede centrale dell’Agenzia ItaliaMeteo. Sarà inoltre un’occasione d’incontro per conoscere il lavoro dei nostri connazionali all’estero, dando spazio rilevante anche ai giovani ricercatori».
Nei 4 giorni sono previsti interventi che spazieranno dall’ambito scientifico a quello tecnologico e tra i settori ospitati ci saranno, ad esempio, quello istituzionale dei servizi meteorologici e degli enti di ricerca, la formazione universitaria, il mondo delll’associazionismo meteo-climatico e le aziende. Il Congresso è organizzato in un’unica sessione plenaria, con presentazioni suddivise in sei aree tematiche che coniugheranno dimensione scientifica con dimensione operativa: processi, osservazioni, estremi, previsioni, clima, applicazioni.
Il congresso è aperto agli addetti ai lavori, ma anche agli studenti e a tutti gli interessati (la registrazione è ancora attiva a questo link). È previsto inoltre un momento a partecipazione libera rivolto a tutti: si tratta della open lecture «Previsioni meteo: quali fenomeni riusciamo a prevedere?» a cura di Roberto Buizza del Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (Ecmwf), in programma martedì 11 settembre alle ore 21.
Altro momento di assoluto interesse sarà la tavola rotonda che chiuderà il congresso giovedì 13 alle ore 12 dedicata all’Agenzia ItaliaMeteo alla quale parteciperanno rappresentanti dei principali attori del panorama nazionale della meteorologia (modera Frank Marzano, Università di Roma «La Sapienza»; ospiti Carlo Cacciamani, Dipartimento Protezione Civile; Stefano Micheletti, Regione Friuli-Venezia Giulia; Antonio Navarra, Cmcc; Maria Cristina Facchini, Isac Cnr; Silvio Cau, Aeronautica Militare e Organizzazione Meteorologica Mondiale; Dino Zardi, Aisam). Per Dino Zardi «il prossimo futuro sarà fondamentale per lo sviluppo di ItaliaMeteo e questa del congresso è la prima occasione pubblica nella quale si parlerà dello stato di avanzamento di questa nuova agenzia. Per la prima volta i protagonisti si ritroveranno a parlarne pubblicamente».
Per i dettagli delle sessioni e per approfondire ulteriormente rimandiamo al sito del congresso.
La partecipazione è aperta a tutti i giornalisti interessati, previo accreditamento all’Ufficio Stampa dell’Associazione.