Il Mediterraneo più caldo di 0,6°C

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Dal 1975 al 2008 le temperature superficiali stanno aumentando. Quest’estate la temperatura superficiale è stata di 1°C sopra la media degli ultimi 30 anni e nel Tirreno è arrivata a quasi 2°C oltre la stessa media

Il 19 è iniziata a Frascati la IV Settimana della scienza, che culminerà il 25 nella Notte europea di ricercatori e terminerà il 26.

Uno dei primi temi affrontati è stato la Ricerca sul clima, in cui sono stati presentati i risultati di uno studio di ricerca fatto dall’Isac-Cnr di Roma e dall’Enea di Frascati.

Salvatore Marullo dell’Enea di Frascati, che fa parte di un vasto gruppo di ricerca coordinato dal climatologo Vincenzo Artale, racconta che «sull’evoluzione delle temperature marine, abbiamo una buona quantità di dati storici, visto che i comandanti dei mercantili erano obbligati a riportare le temperature dell’acqua sul giornale di bordo già 150 anni fa. Ora naturalmente possiamo contare anche sui dati satellitari».

Dalla serata dedicata al clima è emerso che la novità di quest’anno riguarda il riscaldamento delle acque marine.

Infatti dai dati 2009 è risultato che il periodo estivo appena passato ha registrato il record per le temperature marine nel Mediterraneo, oltre che negli oceani di tutto il mondo.

I dati del periodo giugno/agosto, raccolti ed analizzati a livello nazionale dall’Enea e dall’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima di Roma (Isac-Cnr), confermano quelli globali e tutti puntano nella direzione di un riscaldamento delle acque superficiali che è stato leggermente meno elevato (facendo la media degli ultimi 150 anni) rispetto a quello delle temperature medie terrestri (mediate su 130 anni) ma che negli ultimi decenni ha cominciato a crescere velocemente.

Secondo le ricerche svolte dall’Enea e dal Cnr, la temperatura superficiale del Mediterraneo è stata quest’estate di 1°C sopra la media degli ultimi 30 anni: nel Tirreno questo dato è ancora più alto e arriva a quasi 2°C oltre la media delle temperature nei tre decenni precedenti.

In generale, il Mediterraneo si è riscaldato di 0,6 gradi tra il 1975 e il 2008, più della media globale. In questo mare si sta osservando un’accelerazione del riscaldamento delle acque superficiali e profonde.

Il coordinatore della ricerca, Vincenzo Artale, ha chiarito che «questi dati sono confermati anche dalle analisi di dati strumentali raccolti negli ultimi 50 anni su tutta la colonna d’acqua. In particolare uno dei dati più robusti è il riscaldamento delle acque di fondo (sotto i mille metri, dove risiede la memoria degli eventi climatici del passato) del Mediterraneo, soprattutto nella parte occidentale del bacino. Infine, per quanto riguarda il futuro dell’area mediterranea, i nostri modelli numerici stanno prevedendo per i prossimi decenni un’intensificazione di tali fenomeni di riscaldamento soprattutto nei periodi estivi e un aumento di eventi estremi di precipitazioni atmosferiche durante l’inverno. E questo in base a scenari di produzione della CO2 non particolarmente drammatici (A1B nella classificazione dell’Ipcc)».

(Fonte Enea)