Sardegna e Puglia le più colpite. Resta alta comunque l’attenzione del CfS
Ferragosto è stato caratterizzato da una diminuzione del numero degli incendi boschivi e della superficie percorsa dal fuoco. Una tendenza che si era manifestata sin dall’inizio della stagione estiva e che trova conferma nei dati forniti dal Corpo forestale dello Stato (CfS).
Al 13 agosto il numero dei roghi cala del 40% rispetto allo stesso periodo del 2008, anno nel quale gli incendi si erano già dimezzati a fronte della rovente estate del 2007.
In netto calo anche la superficie totale percorsa dalle fiamme che diminuisce del 70%. Un bilancio complessivamente positivo se si eccettua la fase critica della seconda metà di luglio in cui, a causa delle elevate temperature, c’era stata un’impennata del fenomeno, in particolare in Sardegna con centinaia di roghi e migliaia di ettari di bosco andati in fumo.
Resta alta comunque l’attenzione del Corpo forestale dello Stato che ha disposto il potenziamento dei servizi di sorveglianza su tutto il territorio nazionale per contribuire all’individuazione degli eventuali responsabili dei roghi.
A difesa dei boschi italiani, anche nel giorno di Ferragosto, 10 mezzi aeri e circa 800 pattuglie della Forestale pronte a intervenire, dirigere e coordinare le azioni di spegnimento degli incendi boschivi.
I numeri degli incendi
Dal 1° gennaio al 13 agosto si sono verificati complessivamente 1.809 incendi boschivi che hanno percorso 8.930 ettari di cui 4.414 boscati e 4.516 non boscati. Rispetto allo stesso periodo del 2008, quando i roghi erano stati 3.210, c’è stata una diminuzione del 40% degli incendi boschivi. In netto calo anche la superficie totale percorsa dalle fiamme che passa da 34.279 ettari del 2008 agli attuali 8.930, ben il 70% in meno.
Diminuisce la superficie boscata andata in fumo rispetto a quella rilevata nello stesso periodo del precedente anno (13.867 ettari del 2008 contro i 4.414 del 2009, circa il 70% in meno) e quella non boscata (20.412 ettari del 2008 contro i 4.516 del 2009, ben l’80% in meno).
Le Regioni più colpite
A partire dal 22 luglio a causa dell’instaurarsi di bolle di calore accompagnate da forti venti meridionali, la situazione degli incendi ha assunto una fase di criticità in diverse regioni italiane, ma soprattutto in Sardegna dove si sono sviluppati numerosi e complessi incendi difficili da controllare e che hanno percorso superfici particolarmente elevate.
Si stima che dal 1° gennaio al 13 agosto: in Sardegna si sono verificati circa 451 incendi, che hanno percorso quasi 40mila ettari di superficie di cui più di 15mila ettari boscati.
La mappa dei roghi identifica la Toscana come uno dei posti «più caldi» d’Italia nello stesso periodo: 345 incendi.
Seguono la Liguria (226), la Puglia (199), la Campania (147), la Calabria (130), il Lazio (119), la Lombardia (114), il Piemonte (112), la Basilicata (96), la Sicilia (90), il Veneto (74), l’Emilia Romagna (50), il Friuli Venezia Giulia, il Molise e le Marche (24), l’Umbria (20), l’Abruzzo (12), il Trentino Alto Adige (2) e la Valle D’Aosta con un solo incendio.
In Puglia si è avuta la più estesa superficie boscata percorsa dal fuoco (1.260 ettari). Seguono la Calabria (531), il Lazio e la Toscana (383), la Campania (331), la Sicilia (289), la Lombardia (265), il Piemonte (230), il Friuli Venezia Giulia (215), la Liguria (204), la Basilicata (151), l’Emilia Romagna (51), l’Umbria (38), l’Abruzzo (28), il Molise e le Marche (23) e il Veneto (9). La Valle d’Aosta e il Trentino Alto Adige vantano il primato di Regioni dove non c’è stata superficie boscata percorsa dal fuoco.
Per quanto riguarda la superficie media degli incendi (ha/incendio), è ancora la Puglia a far registrare i numeri più alti: 16,5 contro una media nazionale di 4,9.
L’attività svolta dal Corpo forestale dello Stato
Dal 1° gennaio al 13 agosto i comandi territoriali del Corpo forestale dello Stato hanno denunciato a piede libero 150 persone per il reato di incendio boschivo. Il numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo forestale dello Stato, gratuito e attivo tutti i giorni 24 ore su 24, al quale ogni cittadino può segnalare la presenza di incendi o di eventuali incendiari che danno fuoco ai boschi e danneggiano il nostro patrimonio naturale.
(Fonte Corpo forestale della Stato)