Il genio e la creatività italiana nella scienza

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Dalla memoria dell’acqua alle memorie biochimiche, una nuova finestra nella comprensione della vita e della terapia. Tra questi una menzione speciale va all’ingegnere chimico Pasquale Ferorelli

Tra Ottocento e Novecento abbiamo assistito a formidabili sviluppi nella scienza e nella tecnologia. Le scienze biologiche e la medicina hanno seguito questi sviluppi con qualche difficoltà, anche per la complessità naturale dei fenomeni viventi che sono espressioni di supermacchine, che funzionano di base senza l’intervento umano, seguendo leggi biologiche non completamente chiarite.

La diagnostica e la terapia di queste supermacchine di miliardi di unità cellulari interconnesse in tempo reale, non è ad oggi chiara, nel mentre prevale il paradigma chiave serratura di Monod nelle interazioni chimiche che rende difficile comprendere come nello stesso istante, miliardi di porte si attivino in modo sincronico per rendere le azioni della macchina umana coerenti ed efficaci.

Su questi temi il conflitto scientifico paradossalmente assume toni d’altri tempi, dove le leggi della fisica nota, vengono usate alla stregua di trattati biblici, violati i quali si va incontro alla scomunica e alla derisione oltre che alla richiesta di abiura e magari alle manette, anche per scienziati di rango.

Dopo Galilei, analoghe sorti sono toccate a molti nel Novecento in forme diverse.

Tra questi in particolare Jacques Benveniste uno dei fondatori dell’Immunologia Moderna con la scoperta del Paf (Fattore di aggregazione piastrinica), che fu messo in mezzo a una strada dopo essere stato ai vertici del Cnrs francese, Sir John Eccles Premio Nobel nel 1962 per la scoperta della sinapsi che fu buttato fuori da una Università americana e si ritirò in Svizzera, Luc Montagnier che riprese in mano le ricerche di Benveniste e per questo è stato bandito dallo Star System scientifico accusato di tardiva antiscientificità.

Che solo negli Stati Uniti ogni anno muoiano per fuoco amico (durante le cure farmacologiche) centomila persone con 5 milioni di feriti di cui la metà gravi ci si occupa poco, troppo presi dal decantare i successi e la potenza delle terapie sul mercato, in una opera di marketing spinto.

A fronte di questi scenari, oltre a colpire i grandi scienziati sopra citati, nel tempo sono stati colpiti con grande impegno, senza risparmio di mezzi, anche altri protagonisti della scienza e della tecnologia che hanno sviluppato approcci innovativi e di una certa efficacia in campo biotecnologico, biochimico, nutraceutico e cognitivo, che hanno tentato di condividere e di mettere a disposizione di chi ne avesse bisogno, nei modi possibili oggi per piccoli operatori professionali e aziendali, non senza sofferenze e limitazioni e ingenuità.

Tra questi una menzione speciale va all’ingegnere chimico Pasquale Ferorelli, che a fronte di un grave tumore che colpì un familiare, decise di applicare le sue conoscenze e competenze nella bioingegneria dei batteri e dell’enzimologia, allo sviluppo di nuovi prodotti che aiutassero a combattere le malattie moderne sempre più aggressive e sempre più resistenti alle pur potenti cure correnti.

Da questo impegno nacque una linea di Integratori Biodinamici derivati dal trattamento del mais con i principali enzimi, che producono una serie di prodotti ricchissimi di zuccheri, che sembrano portare, oltre a potenti pacchetti di energia, anche informazioni degli enzimi con cui sono stati lavorati. I meccanismi con cui vengono registrate le informazioni negli zuccheri e come vengano lette nelle cellule non sono chiari e sono al centro di ricerche di biochimica quantistica e sulle memorie, in corso nei centri avanzati di ricerca. Certamente i risultati in laboratorio, sulle cellule, su organi isolati e in sperimentazioni cliniche condotte in varie Università coordinate dal prof. Simone Beninati dell’Università di Tor Vergata di Roma, sono molto promettenti, benché ci si trovi davanti a soluzioni superzuccherine con vitamine ed oligoelementi in tracce, che sembrano agire riattivando i processi enzimatici come si osserva in particolare nel caso dell’alcol, dove si rileva un’accelerazione dell’eliminazione dell’alcol dal sangue e in particolare una maggiore eliminazione di acetaldeide che induce gli effetti di sbronza tipiche degli eccessi alcolici.

Il grosso di queste ricerche sono state presentate in un Convegno l’8 marzo del 2014 a Tor Vergata e sono continuate negli ultimi anni con risultati che sono interpretabili nell’ambito di correzioni dei difetti dell’alimentazione come informa la Raccomandazione Ue del 28 aprile 2010 e relativa all’iniziativa di una programmazione congiunta nel settore della ricerca di una alimentazione sana per una vita sana, che indica, tra l’altro,come: «l’eliminazione di fattori di rischio comuni connessi allo stile di vita, ed in particolare all’alimentazione, consentirebbe di evitare l’80% delle cardiopatie, degli ictus, dei casi di diabete di tipo 2 nonché il 40% dei tumori».

La correzione di alcuni fattori di rischio connessi all’alimentazione migliorando le funzioni enzimatiche e le attività antiossidanti, come evidenziato negli studi realizzati da Pasquale Ferorelli in collaborazione con primari Centri di ricerca nazionali ed internazionali, contribuisce a spiegare molti dei risultati degli integratori biodinamici creati dal Ferorelli e la ricerca degli stessi da parte di una clientela, che a fronte delle prognosi infauste che vengono fatte per patologie gravi come i tumori, cercano di aiutarsi nell’ambito del supporto nutraceutico con integratori che vengono regolati dal ministero della Salute con apposite registrazioni e normazioni.

Nel caso della linea di integratori biodinamici creata da Ferorelli, questi integratori alimentari sono stati sottoposti a intensi studi scientifici che meritano, visto il potenziale evidenziato, di essere estesi e approfonditi, si da sfruttarne il grande potenziale per la prevenzione ed il supporto alle terapie correnti contro le grandi malattie croniche che minacciano salute, benessere e spesso la vita di tanti malati.

Vincenzo Valenzi

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