Il 10 maggio l’«Overshoot Day»

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Pubblicato il Rapporto del Wwf e Global Footprint Network… se tutte le persone in tutto il mondo condividessero lo stesso stile di vita di cui godiamo nell’Unione europea, avremmo già sfruttato tutta la capacità che gli ecosistemi hanno di rinnovarsi durante l’anno in corso già domani, venerdì 10 maggio, mentre l’Italia, nonostante la profonda crisi della nostra economia dal 2008 in poi e la recente recessione, vedrebbe l’Overshoot Day posticipato solo di 5 giorni…

Viene lanciato oggi il nuovo Rapporto del Wwf e Global Footprint Network che allerta «Se il mondo consumasse come l’Europa il 10 maggio sarebbe l’Overshoot Day». Il 10 maggio, recita il Rapporto, è la data entro la quale, considerato il nostro stile di vita, i cittadini e le cittadine europee possono considerare di aver esaurito il budget di natura a loro disposizione.

Un forte messaggio quello che il Wwf lancia ai capi di Governo e di Stato europei che oggi sono riuniti a Sibiu, in Romania, per il Summit informale del Consiglio europeo in cui si discute del futuro dell’Europa.
Il Rapporto ricorda che nonostante la popolazione europea rappresenti solo il 7% di quella globale, l’Unione europea usa il 20% della biocapacità del pianeta. La nostra società è fondata su quanto viene fornito dalla natura: cibo, fibre, legname, capacità di assorbimento del carbonio e terreni dove poter costruire infrastrutture.

Tuttavia, se tutte le persone in tutto il mondo condividessero lo stesso stile di vita di cui godiamo nell’Unione europea, avremmo già sfruttato tutta la capacità che gli ecosistemi hanno di rinnovarsi durante l’anno in corso già domani, venerdì 10 maggio, mentre l’Italia, nonostante la profonda crisi della nostra economia dal 2008 in poi e la recente recessione, vedrebbe l’Overshoot Day posticipato solo di 5 giorni.
Ciò significa che, a questi ritmi, sarebbero necessarie 2,8 Terre per sostenere la domanda di risorse naturali richieste dal livello del consumo medio del cittadino europeo.
Una situazione al limite che impone scelte importanti e veloci e che vedono il Wwf rivolgere un Appello a tutti i leader europei e ai rappresentati delle forze politiche dei 28 Paesi Membri dell’Unione europea per stilare un Patto europeo per la Sostenibilità che contempli obiettivi e azioni sui cambiamenti climatici, la tutela della natura e lo sviluppo sostenibile per i prossimi cinque anni di legislatura comunitaria, con il fine di far diminuire l’impronta ecologica dell’Unione europea.
Nel suo Report il Wwf richiama alcune delle conclusioni a cui è giunto nel suo Assessment Globale l’Ipbes (la Piattaforma intergovernativa per la biodiversità e i servizi ecosistemici) reso noto qualche giorno fa, e richiede lumi sul futuro dell’Europa, sulle azioni necessarie per tutelare e ripristinare i sistemi naturali in Europa entro il 2030 e questo individuando misure efficienti nell’uso delle risorse e neutrali dal punto di vista dell’impatto sul clima entro il 2040.

Elsa Sciancalepore