Nuova nave per la ricerca oceanografica

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rompighiaccio Ernest Shackleton italiana
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L’Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale acquista la rompighiaccio «Ernest Shackleton», della norvegese Rieber Shipping già utilizzata dal British Antarctic Survey, si chiamerà «Laura Bassi», in onore della scienziata italiana che nel 1700 divenne la prima donna al mondo ad ottenere una cattedra universitaria

rompighiaccio Ernest ShackletonUn grandissimo risultato per tutta la comunità scientifica italiana, ed in particolare per quella che studia i poli. L’Istituto nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale (Ogs), grazie ad un finanziamento ricevuto dal ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca (Miur), pari a € 12.000.000, ha acquistato la nave rompighiaccio «Ernest Shackleton» della norvegese Rieber Shipping già utilizzata dal British Antarctic Survey.

La Shacketon è una nave conforme al Polar Code ed è appunto un rompighiaccio. È stata individuata proprio per le sue caratteristiche tecniche che la rendono adatta a supportare le attività di ricerca della base italiana «Mario Zucchelli» nel Mare di Ross in Antartide ma che le permetteranno di navigare anche in mari polari coperte dal ghiaccio. Questa è una straordinaria possibilità per la ricerca oceanografica italiana che, fino ad ora, aveva potuto studiare soltanto le aree completamente deglaciate.

«Quando completeremo l’imbandieramento italiano la nave si chiamerà, come deciso d’intesa con il Miur e suggerito dal Capo del Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca Giuseppe Valditara, “Laura Bassi”, in onore della scienziata italiana che nel 1700 divenne la prima donna al mondo ad ottenere una cattedra universitaria», spiega Maria Cristina Pedicchio, presidente di Ogs.

Questo importante risultato per la ricerca italiana è frutto del finanziamento Miur (Art. 1, Comma 649 della legge 205/2017) ma anche dell’accordo tra i principali Enti nazionali che studiano le aree polari e ne gestiscono le infrastrutture. «Oltre a Ogs anche il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) hanno supportato il progetto di acquisizione dell’infrastruttura — precisa Pedicchio —. Queste istituzioni hanno, infatti, stilato un accordo per la gestione della nuova nave che realizzerà gli obiettivi scientifici sia del Progetto nazionale di Ricerca in Antartide che il Progetto nazionale Artico», conclude.

La NR Laura Bassi diventa oggi l’unica nave italiana per la ricerca oceanografica in grado di operare in mari polari, sia in Antartide sia in Artico. Verrà gestita da Ogs ma sarà a supporto di tutta la comunità scientifica.

La nave è attualmente in Norvegia e, terminate le pratiche amministrative di cambio bandiera e nome, inizierà la navigazione per raggiungere il Mar Mediterraneo ed arrivare in Italia. Da qui poi partirà per le prime campagne polari previste per l’autunno inverno 2019.

«L’acquisizione della nuova imbarcazione è stata fortemente voluta dal ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca Marco Bussetti. Essa permetterà all’Ogs e alla ricerca italiana di confermare il suo livello di eccellenza in ambito europeo e non solo e di essere protagonista con la guida di campagne di ricerca internazionale di ampio respiro», dichiara il Capo del Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca del Miur Giuseppe Valditara.

La nuova NR Laura Bassi – Informazioni tecniche

Anno di costruzione: 1995
Icebreaker ICE 05 E0

CARATTERISTICHE GENERALI
Lunghezza 80 m

Larghezza 17 m

Stazza 4028 tonnellate

SPS Rompighiaccio

CAPACITA’ DI CARICO E TRASPORTO
Gru: 50 ton. a 10 metri

Stiva da 3000 m3

Ponte di volo per elicotteri Super Puma

CAPACITA’ ALLOGGIAMENTO PERSONALE
72 persone incluso equipaggio

50 posti per personale scientifico

CAPACITA’ DI RICERCA
Laboratorio umido e asciutto di 90 m2 totali

Ampia area di operazioni a poppa

Gru telescopica di poppa per messa a mare

Gru su ponte di coperta da 5 tonn. /10 m

Alloggiamento per container-laboratorio con collegamento diretto all’area operazioni di poppa

OSPEDALE e AREE PER IL TEMPO LIBERO

(Fonte Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale)