Il mestiere di con-vivere: intrecciare vite, storie e destini, tema della decima edizione del festival di antropologia del contemporaneo Pistoia – Dialoghi sull’uomo, riguarda anche il rapporto con la Terra e la sua tutela. Ai Dialoghi, in programma da venerdì 24 a domenica 26 maggio, ne parleranno la fisica ed economista indiana, tra i massimi esperti internazionali di ecologia sociale Vandana Shiva, premiata con il Right Livelihood Award, premio Nobel alternativo per la Pace e il diplomatico e scrittore Grammenos Mastrojeni coordinatore per l’Ambiente della Cooperazione allo Sviluppo, che da trent’anni si occupa dei legami fra tutela dell’ambiente, sviluppo e pace.
«Impariamo a condividere il nostro pianeta: è di tutti!» è la lectio che terrà Vandana Shiva sabato 25 maggio alle 21.15 in piazza del Duomo, in occasione della terza edizione del Premio Internazionale Dialoghi sull’uomo, che ogni anno è conferito a una figura del mondo culturale che testimonia la centralità del dialogo per lo sviluppo delle relazioni umane e che la vede quest’anno vincitrice.
Proprio il dialogo permette, secondo Vandana Shiva, di imparare a riconoscerci come membri della comunità della Terra, che ha strabilianti capacità e il potenziale per rigenerarsi, nonostante ci si trovi sull’orlo del baratro. Si deve coltivare la speranza, fondata sulla filosofia della Terra intesa come un’unica famiglia: ce la faremo solo credendo nella capacità di trascendere le divisioni, di pensare, agire e vivere come un’umanità unita, impegnandoci a partecipare in ogni momento alla difesa e alla rigenerazione del tessuto naturale e sociale della vita. Di Vandana Shiva uscirà per Feltrinelli «Il pianeta di tutti. Come il capitalismo ha colonizzato», scritto insieme al giornalista Kartikey Shiva.
Grammenos Mastrojeni, docente del primo insegnamento sulla questione Ambiente, risorse e conflitti della Ottawa University, materia che continua a insegnare in diversi atenei in Italia e all’estero, che collabora con il Climate Reality Project, lanciato dal premio Nobel Al Gore, ci invita a non perdere tempo. Cambiamenti climatici improvvisi, global warming, carestie, guerre, migrazioni epocali sono indice di un collasso ambientale sempre più prossimo. Gli esseri umani hanno dimenticato la cura del mondo in cui gli è dato vivere, ma nel poco tempo che ancora ci rimane possiamo provare a cambiare radicalmente la situazione: ogni gesto, piccolo o grande, che protegge l’ambiente è fondamentale per il futuro comune. Appuntamento domenica 26 maggio alle 15 al Teatro Bolognini per l’incontro «Convivere con la Terra: solo la nostra felicità può salvare l’ambiente».