Federparchi condanna le violenze nel parco Adamello

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Il presidente Giampiero Sammuri esprime la propria solidarietà ai vertici dell’area protetta del parco Adamello Brenta

«Sono atti sconsiderati davanti ai quali si resta semplicemente sconcertati». È la reazione di Giampiero Sammuri, presidente Federparchi, agli attentati e ai sabotaggi che nei giorni scorsi hanno colpito il parco naturale Adamello-Brenta.

«Ognuno ha diritto di condividere o meno le politiche portate avanti dai parchi, come da qualsiasi altro ente pubblico – commenta Sammuri – e tutti sono liberi di esprimere il proprio dissenso, purché questo avvenga nel rispetto della legalità e in termini di assoluta civiltà».

«Invece, incredibilmente, si sceglie di manifestare questo disaccordo mettendo in pratica atti di vero e proprio terrorismo, danneggiando beni di pubblica proprietà e, come nel caso del sabotaggio al trenino turistico, mettendo addirittura a repentaglio delle vite umane. Si tratta di atti gravissimi e inconcepibili».

«Al di là della gravità intrinseca degli episodi – aggiunge Sammuri – stupisce che fatti del genere si verifichino proprio nel parco Adamello Brenta, che senza dubbio gestisce in maniera moderna e avanzata il rapporto con il territorio ed è famoso in Italia e all’estero per l’impegno ed i risultati raggiunti nel campo della promozione turistica». «Tra l’altro – precisa ancora il presidente di Federparchi – desta ancora più meraviglia il fatto che si stia contestando un provvedimento che va proprio nella direzione del turismo sostenibile. Io stesso, pochi anni fa, ho avuto modo di visitare da turista la Val Genova e ho potuto constatare di persona che, a fronte di uno scenario spettacolare, troppe macchine circolavano nell’area. Invece, un parco con meno automobili nelle zone più belle e con un trasporto pubblico efficiente e moderno è di certo più appetibile per turisti, perlomeno per quelli che nei parchi ci vanno per ammirare il paesaggio e godere del rapporto con la natura».

«È chiaro – conclude Sammuri – che, a prescindere dalle scelte strategiche dell’ente gestore, il rapporto tra il parco e gli operatori del turismo è di assoluta importanza, e il presidente e il direttore del parco sapranno sicuramente come continuare a interloquire con tutti gli attori sociali e i portatori di interesse».

(Fonte Federparchi)