Ma per i boschi sarà protezione o distruzione?

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Federparchi e FederLegnoArredo siglano impegno di collaborazione per la sostenibilità. Al via protocollo d’intesa per diffondere la sostenibilità e valorizzare i modelli di sviluppo eco-compatibili nelle aree protette. I sospetti e i dubbi di Franco Tassi. L’eterno problema della gestione delle aree protette

Sulla gestione dei boschi, delle foreste, dei parchi, da anni si scontrano schiere di naturalisti e di forestali. «Il bosco va gestito»? o «lasciar fare alla natura»?

Più che un luogo in cui discutere questa tematica diventa un vespaio in cui interessi e amore per la natura si scontrano. Più volte si è cercato di favorire un confronto civile ed utile ma, purtroppo, con scarsi risultati.

C’è un vizio di forma di partenza: non si fa differenza fra bosco naturale e bosco da riforestazione. Per contrastare i naturalisti si portano sempre ad esempio le foreste nordiche che producono legname per le varie attività industriali. Ma sono gli stessi alberi? e poi non si dice che sono il frutto di una programmazione forestale per cui non si distrugge e basta…

Ora una nuova polemiche sta crescendo specialmente dopo l’annuncio di una intesa fra Federparchi e FederLegnoArredo. A non essere d’accordo è Franco Tassi, tenace e storico ambientalista, oltre che persona esperta come ha dimostrato sul campo.

Poiché riteniamo molto stimolante poter riaprire un confronto su questo tema, riportiamo sia il comunicato dell’accordo, sia i dubbi di Franco Tassi.

Come sempre, «Villaggio Globale» è disponibile a pubblicare interventi per un civile e costruttivo dibattito.

L’intesa Federparchi e FederLegnoArredo

Sviluppare un’azione comune per la conservazione e la valorizzazione della biodiversità nelle aree protette, così come il miglioramento di modelli di sviluppo sostenibile e l’attività di adattamento al cambiamento climatico. Su queste premesse Federparchi e FederLegnoArredo hanno siglato oggi un protocollo di intesa presso la sede della Federazione delle Aree Protette a Roma con le firme del presidente di FederlegnoArredo Emanuele Orsini e di quello di Federparchi Giampiero Sammuri.

Le sinergie tra Federparchi e FederlegnoArredo vogliono essere un contributo ai bisogni di integrazione tra uomo e ambiente naturale, anche attraverso la promozione di attività di educazione, formazione e ricerca scientifica. L’intesa mira a promuovere la conservazione e la corretta valorizzazione dell’ambiente naturale, sensibilizzando le collettività e influenzando le politiche e i programmi delle istituzioni, soprattutto sui temi della sostenibilità e della inclusione sociale.

Con il Protocollo d’intesa si definiscono, inoltre, gli ambiti e le modalità di attuazione delle attività finalizzate al miglioramento delle aree attrezzate soprattutto dal punto di vista della sostenibilità e alla diffusione della cultura del legno come elemento naturale capace di integrarsi meglio di ogni altro materiale all’interno di aree verdi e protette.

Particolare attenzione sarà data alle aree giochi per bambini dove sarà garantito il massimo dell’accessibilità anche per i diversamente abili.

Nella giornata dell’albero Federparchi e FederlegnoArredo avranno cura di promuovere iniziative su tutto il territorio delle aree protette con l’obiettivo di incentivare l’uso del legno. Inoltre le due organizzazioni si impegnano ad individuare progetti pilota all’interno del sistema nazionale delle aree protette per diffondere la sensibilità ambientale nelle scuole, nei consessi pubblici ed in ogni occasione che possa rappresentare l’albero come elemento fondamentale della biodiversità ambientale.

Per il presidente di Federparchi Giampiero Sammuri: «Il legno è una risorsa rinnovabile, che, per rimanere tale, richiede una gestione attenta e programmata. Per questo le aree protette possono sempre di più diventare un modello per lo sviluppo sostenibile contrapponendo la tutela e l’uso razionale di una risorsa allo sfruttamento dissennato delle deforestazioni».
Il presidente di FederLegnoArredo Emanuele Orsini dichiara: «Si rafforza ulteriormente l’impegno di FederlegnoArredo nella tutela dell’ambiente, che passa dall’uso del legno come materiale sostenibile e come elemento che crea servizi per la collettività. Investire nei parchi italiani garantirà benefici all’economia e al territorio, in linea con i principi di economia circolare che caratterizzano la nostra filiera».

I sospetti di Franco Tassi

Ecco l’accordo che aprirà alle motoseghe le ultime foreste naturali o semi-naturali del nostro Paese…

Non lo fanno per loro interessi, ma per il nostro bene, pensando a far rifiorire la montagna depressa, e a far divertire i giovani.

Non fate caso se alle porte delle aree protette, come al Pollino e in Sila, da tempo stanno sorgendo postazioni a biomasse.

Si tratta di mere coincidenze, noi non dobbiamo intralciare il cammino del progresso, della crescita e dello sviluppo.

Illuminanti le dichiarazioni dei Presidenti dei Federali, e sbaglierebbe di grosso, chi volesse pensar male di loro.

Che questa fosse la strada maestra da seguire, del resto, era stato da tempo pronosticato dai grandi media.

Alcuni Gufi insinuano che si tratti di finzione, inganno, tradimento… Per favore, fate in modo che tacciano!

Proponiamo di modificare il nome dei Parchi Nazionali in Parchi da legna, comodi e pronti per l’uso. (Franco Tassi, Centro Parchi Internazionale)

 

R. V. G.