Pesticidi, perché il Pan è fermo?

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Wwf: Subito un Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei fitofarmaci che tuteli la salute dei cittadini e la natura. Il vecchio Pan, scaduto lo scorso 12 febbraio, è ancora in corso di aggiornamento da parte dei tre ministeri competenti: Politiche Agricole, Ambiente e Salute

Il Wwf Italia chiede che il nuovo Piano di azione nazionale sui Pesticidi (Pan) garantisca la tutela della salute di consumatori e agricoltori, salvaguardi la natura e promuova l’agricoltura biologica.

In particolare al Governo e alle Regioni l’Associazione ambientalista chiede alcune modifiche sostanziali al vecchio Pan, scaduto lo scorso 12 febbraio ed ancora in corso di aggiornamento da parte dei tre ministeri competenti: Politiche Agricole, Ambiente e Salute.

Il nuovo Pan Pesticidi prima della sua approvazione definitiva dovrà essere sottoposto ad una consultazione pubblica, con la quale le Associazioni, gli ordini professionali, i comitati e gruppi di cittadini, potranno presentare osservazioni e proposte di modifica al testo elaborato dal preposto Comitato tecnico scientifico. Il testo, annunciato per fine marzo, è ancora fermo negli uffici dei Capi di Gabinetto dei tre Ministeri, con un ritardo grave quanto incomprensibile.

«È necessario aprire quanto prima la consultazione pubblica sul nuovo Piano di azione nazionale per l’uso sostenibile dei fitofarmaci, considerando anche il periodo estivo che non faciliterà la partecipazione dei cittadini interessati – dichiara Franco Ferroni Responsabile agricoltura del Wwf Italia -. Il nuovo Pan pesticidi deve assicurare una adeguata tutela della salute dei cittadini e salvaguardia di specie ed habitat in particolare nelle aree naturali protette».

 

In particolare il nuovo Piano dovrebbe indicare con priorità i seguenti obiettivi:

  • Ridurre i rischi per i residenti nelle aree rurali e gli agricoltori fissando distanze minime di sicurezza dalle abitazioni e dalle coltivazioni biologiche per difenderle dal rischio di una possibile contaminazione accidentale.
  • Nei siti Natura 2000 e nelle altre aree naturali protette deve essere vietato l’utilizzo di pesticidi pericolosi per gli habitat e le specie selvatiche, con misure di conservazione della biodiversità regolamentari vincolanti.
  • Adottare tecniche biologiche per la manutenzione delle aree non agricole (rete viaria, ferroviaria) con particolare attenzione al verde pubblico e agli spazi utilizzati dalla popolazione residente nelle città.
  • Prevedere il divieto totale del glifosate in Italia entro il 2022, escludendo qualsiasi ipotesi di rinnovo dell’autorizzazione concessa per cinque anni dall’Unione europea il 27 novembre 2017.
  • Definire criteri più rigorosi per la concessione delle deroghe per l’utilizzo di pesticidi di norma vietati a causa della loro pericolosità per la salute umana e per gli ecosistemi.
  • Rafforzare i sistemi di monitoraggio e controllo sulla presenza di pesticidi nelle acque superficiali e sotterranee, nel suolo e nel cibo.

 

Il nuovo Pan Pesticidi deve indicare con chiarezza l’obiettivo del 40% della Sau (Superficie agricola utilizzata) nazionale condotta con il metodo biologico entro il 2030, utilizzando meglio le risorse della Pac attuale e post 2020.

Per sollecitare l’apertura della consultazione pubblica il Wwf ha avviato questa settimana una campagna di comunicazione con pagine pubblicitarie sul maggiore quotidiano nazionale e un numero speciale del mensile «Il Salvagente» dedicato proprio al Pan Pesticidi.

 

(Fonte Wwf)