Subito una moratoria della «guerra» alla natura

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Mentre ogni giorno, dai quattro angoli del pianeta, giungono allarmi e pericoli, c’è chi programma di costruire ville in riva al mare, abbattere migliaia di ettari di bosco per fare cassa o per metterci mandrie di buoi o altri alberi per produrre condimenti per rendere più appetibili i tanti cibi spazzatura

«Vile, tu uccidi un uomo morto!», disse Ferrucci a Maramaldo, quando si avvicina per ucciderlo. Questo viene da dire difronte al deprimente spettacolo di alcuni politici che governano. Mentre ogni giorno, dai quattro angoli del pianeta, giungono allarmi e pericoli, c’è chi programma di costruire ville in riva al mare, abbattere migliaia di ettari di bosco per fare cassa o per metterci mandrie di buoi o altri alberi per produrre condimenti per rendere più appetibili i tanti cibi spazzatura.

Quando una persona è malata i medici, in attesa di una diagnosi chiara e di una terapia d’emergenza, impongono una sorta di moratoria nei comportamenti. Ecco oggi servirebbe una moratoria nella «guerra» in atto contro la natura, per rallentare se non scongiurare la folle corsa verso il suicidio degli umani.

È il caso del comune di Paola dove con «con delibera di giunta del 2018 ha chiesto ed ottenuto dalla regione Calabria, a firma del responsabile della commissione Foreste Ing. Siviglia, l’autorizzazione in deroga di poter tagliare e vendere a corpo 2000 faggi sani e vegeti-22 ettari- in località Cozzo Cervello Paola, 1386 sul l.m.- per fare cassa. L’asta è stata battuta per la somma di 57.000».

E grande è il movimento di tutte le associazioni e dei cittadini prima e dopo la delibera… Oltre al danno secco per l’ambiente, in un momento in cui si vuole contrastare l’aumento della CO2, possibile che questi amministratori non si rendano conto del danno ambientale e del grave pericolo di inquietudine sociale che sta crescendo?

Da qui anche la proposta di legge: «Norme per la tutela e la conservazione degli alberi e delle infrastrutture verdi in area urbana e periurbana» lanciata dal Coordinamento nazionale alberi e paesaggio (Conalpa), con un articolo del 12 maggio 2019 dedicato alla dilagante distruzione del verde e degli alberi in Italia, a cui hanno aderito 13 associazioni di protezione ambientale hanno avviato un percorso di promozione di una legge sulle buone pratiche per la tutela e la gestione del verde urbano e degli alberi in città.

Certo, da livelli più alti, da Usa, Cina o dalle varie Cop che si riuniscono annualmente infilando fiaschi uno dietro l’altro, non viene un buon esempio.

Essere pessimisti? no. Essere ottimisti, salvare la nostra casa e la nostra vita e deciderci, tutti, a difenderla. Il tempo delle deleghe è finito, bisogna scendere in campo e cacciare corrotti, approfittatori e ignoranti. Bisogna cambiare registro. L’attuale assetto dell’organizzazione socio-economica della società ci sta portando alla distruzione totale. Non più slogan e fakenews ma fatti, azioni.

I. L.