Estrazioni in Alto Adriatico – Coro di no dagli albergatori

548
Tempo di lettura: < 1 minuto

Caorle, Bibione, Rovigo, Jesolo, Eraclea, Sottomarina: preoccupazione per l’approvazione dell’emendamento che trasferisce il potere decisionale dalle Regioni al Governo e all’Eni. Appello a Galan: «Si tenga strette le sue competenze, siamo con lui. Contro l’antifederalismo»

Dopo la presa di posizione della Regione Basilicata, anche da Jesolo a Eraclea, da Bibione a Caorle, fino a Sottomarina si alza un unico grido d’allarme. Lo lanciano gli operatori turistici della costa veneta, che di trivellazioni in Alto Adriatico non vogliono nemmeno sentir parlare. La notizia dell’emendamento leghista approvato ieri al Senato, che prevede tra l’altro il passaggio di competenze dalle Regioni allo Stato e all’Eni in tema di rigassificatori, trivellazioni e quant’altro, sta mettendo in apprensione le imprese turistiche che operano sul litorale: il rischio di subsidenza