Biodiversità – Ultima chiamata per il Congo

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Il bacino del Congo: cuore verde di biodiversità

Le principali minacce

L’azione del Wwf

«L’Africa Partnership Forum, in corso a Roma, è forse l’ultima occasione ufficiale per creare un progetto comune per l’Africa da presentare come sfida concreta (economica, politica e strategica) all’imminente summit del G8 di Luglio. È l’Italia la prima a non dover lasciarsi sfuggire questa occasione per riprendersi finalmente un ruolo da protagonista nella costruzione del destino dell’Africa e nell’impegno, per troppo tempo disatteso, alla lotta contro la povertà».

Lo ha dichiarato Michele Candotti, Direttore generale del Wwf Italia, in concomitanza con l’apertura dell’Africa Partnership Forum, l’incontro dei Paesi del G8 con i Paesi africani per discutere dell’agenda di impegni comuni in vista del vertice de L’Aquila.

Il Bacino del Congo racchiude e sintetizza in sé le vere sfide planetarie del ventunesimo secolo. Da un lato l’impellente sfida di conservare una regione di oltre 180 milioni di ettari di foresta che costituisce non solo il «cuore verde dell’Africa», ma anche una delle ultime ed irriproducibili riserve strategiche di biodiversità, acqua, ossigeno esistenti al mondo; dall’altro, la lotta alla povertà, con l’urgenza di fornire risposte praticabili ed immediate alle aspettative di sviluppo e benessere di una popolazione in continua crescita.

«Affrontare queste urgenze planetarie a partire da un luogo fisico tangibile e da situazioni concrete facilmente identificabili come il bacino del Congo – continua Candotti – è un punto di partenza determinante sia per i paesi maggiormente industrializzati, che guardano a questa regione per la ricchezza dei giacimenti minerari e forestali e l’enorme redditività potenziale degli accordi commerciali, sia per i Paesi africani, che in una risoluzione positiva e sostenibile dei problemi legati allo sviluppo della Regione possono recuperare la dovuta attenzione e ritrovare un modello per l’insieme dei Paesi africani».

(Fonte Wwf)