A che punto sono le fattorie del vento nel mar del Nord. I risvolti ambientali. La necessità dei controlli e le valutazioni europee che arriveranno presto. Un progetto originale in Sardegna
Copiare è sempre stata la cosa più facile da fare, una vera scorciatoia gratuita. Ma noi non sappiamo fare neanche questo perché fingere un progetto ex-novo è un sistema per monetizzare e far vivere la politica.
L’esempio delle fattorie del vento in mare è emblematico.
Sono in funzione dal 1991. Al largo delle coste europee e nel mar del Nord vi sono più di 3.600 pale eoliche e 14 nuovi grandi parchi eolici offshore sono in fase di costruzione. Ad esempio, il parco eolico della foto, corrisponde a 6 fattorie del vento tutte di proprietà del Belgio.
Certo, l’installazione dei supporti, data la conformazione del fondale, potremmo definirla «dolce», ma dopo tanti anni, gli studi stanno dimostrando che questi manufatti umani fungono quasi da barriera che con il divieto di pesca creano zone interessanti di ripopolamento.
Ma gli studi devono essere approfonditi a cominciare dai danni ai volatili, e la necessità che questi parchi si sottopongano a tutte le condizioni imposte ad altri manufatti umani. Ormai siamo vicini al 2021 e su questi progetti si dovrà fare il punto a livello europeo.
E l’Italia che fa? Che sia la via di uscita dal carbone per la Sardegna? Intanto la polemica monta per un progetto che prevede 1 miliardo e 400 milioni di euro di investimento per 42 turbine eoliche galleggianti ad asse orizzontale da 12 MW ciascuna, con una potenza elettrica totale di 504 MW. Staremo a vedere.
R. V. G.