Gli Usa sospendono nel Congo finanziamenti a Wwf e Wcs

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africa bimbo
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Per violazioni dei diritti umani. Sono trascorsi più di 30 anni dalla prima volta che Survival aveva fatto notare le anomalie

Il governo degli Stati Uniti ha sospeso l’erogazione di oltre 12 milioni di dollari destinati a Wwf, a Wildlife Conservation Society (Wcs) e ad altre Ong per la conservazione. La decisione, che infligge un durissimo colpo all’industria della conservazione, arriva dopo un’indagine bipartisan per valutare se i fondi federali destinati alla conservazione andassero a sostenere guardie anti bracconaggio implicate in violazioni dei diritti umani in Africa.

Molte di queste organizzazioni sono coinvolte nella creazione e gestione di Aree Protette in Africa e Asia (tra cui la famigerata area di Messok Dja) che hanno rovinato le vite di migliaia di indigeni e locali.

La notizia compare in un documento governativo appena trapelato che spiega anche come organizzazioni per la conservazione come il Wwf abbiano mancato di comunicare al governo statunitense che i programmi finanziati erano responsabili di gravi violazioni dei diritti umani in molti paesi.

Il documento trapelato (una vera e propria bomba per l’industria della conservazione a lungo invocata dai popoli indigeni e da Survival International) annuncia anche nuove e innovative regole per il finanziamento dei progetti di protezione della natura. Tra queste:

  • i progetti delle organizzazioni della conservazione non riceveranno più fondi federali a meno che non abbiano il consenso libero, previo e informato dei popoli indigeni;
  • per il momento, gli Stati Uniti non finanzieranno più guardaparco, forze dell’ordine o altre «attività collegate ai trasferimenti delle comunità, siano essi volontari o involontari».

La nota del Vicesegretario degli Interni Usa, Kate MacGregor, è del 18 settembre e contiene numerose rivelazioni, tra cui:

  • i finanziamenti governativi statunitensi sono stati usati impropriamente da organizzazioni della conservazione per scopi proibiti dalla legge Usa. Tra questi, omicidi, gravi torture, stupri di gruppo e abusi;
  • il Wwf e altre organizzazioni hanno nascosto alle autorità Usa, da cui ricevevano i fondi, di essere a conoscenza di tali abusi;
  • le organizzazioni della conservazione si sono rifiutate di collaborare con gli investigatori federali, hanno nascosto rapporti che documentavano gli abusi e, di fatto, si auto-monitoravano da sole.

«Il Wwf e altre grandi Ong della conservazione sono consapevoli da decenni delle loro responsabilità in gravi violazioni dei diritti umani. Sono trascorsi più di 30 anni dalla prima volta che Survival glielo aveva fatto notare — ha dichiarato oggi il Direttore generale di Survival International, Stephen Corry. Negli ultimi 50 anni, ho affrontato personalmente decine di aziende e governi in merito agli abusi che commettevano nei confronti dei diritti dei popoli indigeni. Nessuno è stato mai così ambiguo come queste grandi Ong della conservazione».

«Alla fine, queste violazioni danneggiano anche il nostro mondo. Distruggono i popoli indigeni, i migliori difensori del pianeta. Dobbiamo fermare la “conservazione fortezza” e respingere l’attuale proposta dei conservazionisti di trasformare il 30% della Terra in Aree Protette».

 

(Fonte Survival International)