Un altro «regalo» di Franco Tassi. Nel suo ultimo libro le meraviglie degli insetti, tanto ignorati e combattuti quanto essenziali per la nostra sopravvivenza. Tassi è un testimone importante del nostro tempo perché lui, uomo d’azione, ha vissuto in prima persona mille battaglie a favore della natura
Ci sono ricercatori, studiosi, appassionati e poi c’è Franco Tassi. Non ho mai incontrato, nel campo naturalistico, un professionista così dedito alla salvaguardia dell’ambiente come lui.
Un fine conoscitore, un uomo d’azione, un promotore di conoscenza. E per raggiungere questa sua missione istintiva è pronto a tutto, difende senza risparmiarsi la sua azione e le sue idee sempre sostenute da successi reali.
Franco Tassi ci regala un altro dei suoi elaborati: «Nel mondo degli insetti. Meraviglie del Microcosmo», Stella Mattutina edizioni.
Noi siamo stati privilegiati, perché abbiamo ospitato recentemente, nel numero di dicembre di «Villaggio Globale», un intero dossier dedicato al meraviglioso mondo degli insetti.
«Esistono su questo pianeta — scrive Tassi — il doppio di forme d’Insetti rispetto a tutte le altre creature viventi sommate tra loro: sono così abbondanti in specie e individui, che il loro peso complessivo supera di gran lunga quello di tutte le altre entità animali. Essi costituiscono i veri e propri insostituibili “pilastri” della maggior parte degli ecosistemi, e rappresentano quindi una delle più solide “basi” per la perpetuazione della stessa vita sul Pianeta».
Una realtà ignorata, tragicamente ignorata se pensiamo alla reale insostituibilità per gli equilibri della vita.
Basti ricordare l’esperienza australiana: quando gli allevatori che avevano importato dall’Europa ovini e bovini si accorsero che i prati deperivano e non davano cibo agli animali, cercarono di capire le motivazioni e scoprirono che mancavano i Coleotteri coprofagi. La mancanza di questi insetti bio-decompositori aveva determinato la degradazione dei prati rendendo la loro copertura vegetale infeltrita e del tutto incommestibile.
Esempi come questi, sul ruolo essenziale degli insetti nel ciclo vitale della biosfera, Tassi ne riporta innumerevoli.
Dallo Scarabeo sacro d’Egitto alla mosca, dalla Melanophila, alla lucciola o alla Polifilla del Ragusa.
Un mondo così vitale ed essenziale eppure in pericolo. Un allarme già dato, inutilmente, da Rachel Carson con «Primavera silenziosa» nel 1962… e da lì partirono una serie di azioni contro i veleni in agricoltura, purtroppo non ancora concluse.
Tassi è un testimone importante del nostro tempo perché lui, uomo d’azione, ha vissuto in prima persona mille battaglie a favore della natura.
Ma è bene sottolineare ora, e con forza, che quest’abnegazione viene sì dalla conoscenza e dall’amore per la natura. L’amore è uno stato, una realtà, un modo di vivere la vita, l’ambiente, i contatti, che non sarebbe possibile se non ci fosse un alimento costante, una linfa viva per questo stato dello spirito umano. Per Tassi questo «segreto» si chiama Margherita, sua moglie. Ogni libro, spesso foto e approfondimenti, sono condivisi con lei con un contributo o semplicemente con una dedica. È qualcosa che travalica ogni manierismo e si incardina in un modo di vivere che è diventato un modo di condividere tanto che Franco Tassi, questa volta, nella sua dedica, si auspica che «a ricordo delle splendide giornate trascorse alla scoperta della Natura, tra emozioni, conquiste e sorprese indimenticabili, con la viva speranza che anche tutti i nostri giovani potranno in futuro percepirle e condividerle…».
È questo il segreto della vita, della Natura e della conoscenza.
Grazie Franco.
Ignazio Lippolis