Sarà un congresso aperto alle forze sociali, alle categorie economiche maggiormente coinvolte nel lavoro delle aree protette ad esponenti della scienza, della cultura e delle professioni, delle associazioni ambientaliste. Sarà rivolto a sviluppare la partecipazione, il protagonismo e l’iniziativa programmatica e propositiva di tutte le componenti di un mondo alle prese da troppi anni con pesanti condizionamenti di carattere finanziario, ordinamentale, organizzativo
Sarà con il Sesto Congresso che la Federparchi rilancerà l’iniziativa per il pieno riconoscimento del ruolo delle aree protette e per la costruzione di un loro efficace e solido sistema nazionale. È quanto, su proposta del presidente Fusilli, ha deciso il Consiglio dell’associazione che, anche per cogliere l’occasione della discussione in corso sui nuovi assetti istituzionali d’ispirazione federalista e la recente proposta del ministro Prestigiacomo di «rivisitazione» dei parchi, ha addirittura stabilito di anticipare l’ordinaria scadenza congressuale di giugno e di procedere immediatamente alla preparazione dell’assise.
Sarà un congresso aperto, come è tradizione, alle forze sociali, alle categorie economiche maggiormente