È presieduta da Serafino Liberati, Generale di Corpo d’Armata dell’Arma dei Carabinieri, già Presidente del Cocer CC e del Cocer FF.AA. Direttore è Giorgio Cesari, già direttore dell’Apat
«Arca del XXI secolo» è il nome di una nuova associazione recentemente presentata a Roma.
Non è specificatamente ambientalista ma dall’ambientalismo prende lo stile di presentazione nel linguaggio usato per descrivere la propria struttura. Ma è ambientalista se per ambiente intendiamo la complessità del vivere e la ricerca costante di una migliore qualità della vita, più di quanto abbiano fatto fino ad ora gli attuali modelli di sviluppo.
Dalla Sicurezza alla Giustizia, dalla Famiglia all’Immigrazione, dall’Energia alla Cultura. Un progetto ambizioso che si prefigge anche di essere da stimolo alla politica, di promuovere ricerca, progetti e buone pratiche.
/> La neonata associazione è presieduta da Serafino Liberati, Generale di Corpo d’Armata dell’Arma dei Carabinieri, già Presidente del Cocer CC e del Cocer FF.AA. Direttore è Giorgio Cesari, già direttore dell’Apat.
L’Associazione è assolutamente apartitica, ha precisato il gen. Liberati, e si prefigge di ricercare le migliori condizioni di vivibilità per i cittadini, nei vari campi, quali la sicurezza, la salute, la qualità della vita, volendo aiutare la politica a riavvicinarsi ai cittadini, offrendole la possibilità di utilizzare, per le sue decisioni, soluzioni solide, concrete, non distorte dagli inevitabili interessi di parte, ma, soprattutto, in assonanza alle aspettative della gente.
L’associazione è strutturata con un «Centro Progetti Operativi», articolato, come ha spiegato il Direttore ing. Cesari, in «Sezioni» tematiche: Sicurezza e Giustizia; Pari opportunità e famiglia; Immigrazione e solidarietà; Ambiente ed energia; Salute e qualità della vita; Riforme e Progresso; Economia e lavoro; Infrastrutture e mobilità; Industria ed agricoltura; Istruzione e culture; Turismo e sport.
A loro interno operano «Gruppi di lavoro», costituiti da tecnici, che provvederanno a dare soluzioni concrete alle problematiche emergenti o sollevate sul territorio dai circoli, denominati «Zattere».
Parlamentari di varia tendenza, riuniti in una «zattera» virtuale, si sono impegnati a valutare la possibilità di trasformare in progetti di legge, le proposte tecniche elaborate dall’«Arca», realizzando così una sorta di una «Democrazia partecipata».
«L’Arca ? ha dichiarato il Generale Liberati – vuole impegnarsi con determinazione ad analizzare e valutare le questioni di interesse collettivo in una ampia prospettiva, esaminando i fatti, misurando le necessità, impostando nuovi strumenti di indagine, favorendo le iniziative di comune interesse, per arrivare a proporre soluzioni solide, concrete ma soprattutto convergenti con le aspettative delle persone».
Decisamente un impegno di alto profilo, uno stile operativo nuovo ed un approccio con il territorio sia partecipato sia di qualità. Una sorta di chiamata all’azione da parte di quelle forze (intellettuali, scientifiche, professionali) che attualmente sono sparpagliate nelle loro competenze e, nello stesso tempo, un impegno operativo reale nello stimolare la forza legislativa del Paese che, per essere concreto, non può che essere super partes.
È evidente che l’Associazione si gioca la sua credibilità nel raggiungimento reale dell’obiettivo di agganciare le istanze e i bisogni dei cittadini. Senza questo aggancio rischia di chiudersi in una élite che, pur operando positivamente, non potrà che avere il fiato corto perché la linfa è sempre stata in tutte le basi.
Molte le personalità presenti alla manifestazione, fra cui: il Presidente della «Morgan Bank» dott. Balsamo, il Proc.milit. della Rep. Dott. Intelisano, il Dir. dell’Agenzia Spaziale Italiana, Ing. Guzzi, il Pres. dell’Unuci, Gen. C.a. Richero, il Pres. della Cri Prof. M. Barra, il Sen. PdL Francesco Baldini, il Sen. PD Francesco Ferrante, l’Ass.reg. Francesco Saponaro, il prof. Crucitti, Pres. Assoc. Romana di scienze naturali, l’Ing. Grappelli, Autorità di bacino del fiume Tevere, l’On. Alemanno, l’On. Franz Turchi. Ha portato il suo augurio con un vibrante intervento, la Dott.ssa Beatrice Rangoni Machiavelli. Madrina della nascita dell’Associazione è stata la Signora Erminia Manfredi.