Ciro, il database delle regioni sul clima

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֎Sulla pagina interattiva di Ciro è possibile cliccare sugli otto temi in tabella e scoprire quali sono le regioni italiane sotto o sopra la media nazionale in quel determinato argomento, allo stesso modo si può cliccare sulla propria regione per saperne di più֎

È stato presentato a Key – The Energy Transition Expo (Ieg) il Climate indicators for italian regions (Ciro), il primo database in Italia per guidare le regioni verso la neutralità climatica, sviluppato da Italy for Climate, in collaborazione con l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), che raccoglie, analizza e monitora dati e buone pratiche ambientali.

Laboratori di innovazione e adattamento, le regioni svolgono un ruolo chiave nell’implementazione di politiche e iniziative che promuovono l’efficienza energetica, l’uso delle fonti rinnovabili e la riduzione delle emissioni di gas serra per contribuire in modo significativo agli sforzi globali per contrastare il cambiamento climatico.

È a loro che si rivolge la nuova piattaforma di Italy for Climate, il primo database in Italia che raccoglie, analizza con indicatori originali e mette a confronto dati e buone pratiche ambientali adottate dalle Regioni italiane per guidarle nel processo di decarbonizzazione dei propri territori e nel raggiungimento degli obiettivi climatici.

Ciro è frutto di un lavoro di ricerca e rielaborazione di dati che ha permesso di individuare 26 indicatori articolati in 8 aree tematiche: emissioni, energia, rinnovabili, edifici, industria, trasporti, agricoltura e vulnerabilità.
Tra questi anche dati e indicatori originali, elaborati per la prima volta e raccolti con l’obiettivo di fornire al dibattito pubblico e alle Amministrazioni locali un quadro completo e aggiornato che consenta di identificare le aree di miglioramento e le migliori pratiche da adottare.

Ma perché queste 8 aree tematiche?

Bene perché se le emissioni sono il punto di partenza per valutare un percorso di neutralità climatica, circa l’80% delle emissioni in Italia sono prodotte dai nostri consumi di energia ed è per questo che intervenire sul risparmio energetico e sulla riduzione delle fonti fossili di energia risulta fondamentale per il percorso di transizione energetica del Paese. Proseguendo, se le rinnovabili sono uno dei settori in cui le Regioni possono dare il contributo più incisivo alla decarbonizzazione del Paese e allo sviluppo di queste filiere nei territori, avendo responsabilità amministrative cruciali rispetto alla realizzazione degli impianti, gli edifici rappresentano il settore più energivoro in Italia e il secondo per emissioni di gas serra considerando che l’industria è il primo settore per emissioni di gas serra in Italia ma è anche quello che negli ultimi anni le ha ridotte maggiormente.

Ancora, se i trasporti sono il settore in cui ridurre le emissioni è più difficile, soprattutto in un Paese come l’Italia che presenta un’altissima dipendenza dall’utilizzo dell’automobile privata e fatica ancora ad avviare un solido mercato dell’auto elettrica, l’agricoltura rappresenta un settore strategico per la decarbonizzazione del Paese a cui possono contribuire pratiche agricole virtuose e una migliore gestione degli allevamenti. E infine, l’argomento vulnerabilità (ultima area tematica) è quella variabile che espone alla crisi climatica i territori con grandi rischi per la salute delle persone e per l’economia; a contribuire alla vulnerabilità sono molti fattori su cui i territori hanno diversi gradi di responsabilità, fra cui la densità abitativa, il consumo di suolo, la presenza di corpi idrici e la morfologia del territorio.

Perché l’obiettivo della neutralità climatica è estremamente sfidante e richiede di mettere in campo interventi efficaci e spesso anche radicali a tutti i livelli. L’Italia non è ancora sulla strada giusta e senza un maggiore coinvolgimento delle Regioni e un loro pieno impegno non si riuscirà come Paese a rispettare l’impegno sottoscritto a Parigi nel 2015.

Sulla pagina interattiva di Ciro è possibile cliccare sugli otto temi in tabella e scoprire quali sono le regioni italiane sotto o sopra la media nazionale in quel determinato argomento, allo stesso modo si può cliccare sulla propria regione per saperne di più.

 

Elsa Sciancalepore